Tumori Femminili e Sport 2023: vincere con il gioco di squadra

Tumori Femminili e Sport 2023: vincere con il gioco di squadra

  • di Redazione
  • 6 Maggio 2023
  • Sardegna

"Dal 2014 andiamo avanti con il sorriso e con il progetto di Mai più sole, per combattere l’enorme senso di solitudine delle pazienti affinché le donne non si sentano ammalate, ma continuino a vivere nel loro presente", ha dichiarato Albachiara Bergamini, presidente dell’associazione Mai più sole contro il tumore dando il via alla settima edizione di Tumori femminili e sport: un calcio al cancro.

Il gioco di squadra per vincere sulle sofferenze legate ai tumori femminili: questo è lo spirito dell’evento tenutosi a Cagliari al T-Hotel e organizzato dalle associazioni Mai più sole contro il tumore, Cittadinanzaattiva Srdegna ODV ETS, dalla Fondazione Taccia per la Ricerca sul Cancro ETS, e dalla FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) BPW Italy Sezione di Cagliari con il Patrocinio del Comune di Cagliari

"Bisogna parlare di cancro perché bisogna fare informazione, prevenzione e cure in sinergia tra associazioni e cittadini, organizzando incontri anche nelle scuole per coinvolgere gli studenti", ha sottolineato Vincenzo Pinna, presidente di Cittadinanza Attiva.

"Da sempre la FIDAPA ha abbracciato i progetti di Mai più sole per sostenere le donne e tutte le iniziative a loro connesse per affrontare il difficile percorso della malattia", ha sottolineato Silvia Trois, Vicepresidente di Fidapa BPW Italy Distretto Sardegna.

"Il 33% di soggetti in Italia non svolge attività fisica, l’11% è obeso. L’alimentazione è fondamentale per prevenire i tumori e insieme all’attività fisica permette di contrastare l’evoluzione della malattia", ha ribadito Carlo Cabula, Presidente LILT Cagliari.

"La scienza sta facendo passi avanti importanti, la sopravvivenza è aumentata e grazie alle associazioni si riesce a fare informazione e prevenzione. Bisogna diffondere la conoscenza e concentrarsi sul rapporto medico-paziente", ha sottolineato Francesco Birocchi, presidente dell’ODG Sardegna.

Concetto ribadito anche da Edoardo Tocco, presidente del Consiglio Comunale che ha sottolineato "l’enorme impegno delle associazioni nella lotta contro in tumore, impegno rinnovato anche dal Comune di Cagliari per l’importanza di questo progetto in una giornata di festa tra pazienti, medici e supporter".

Nella prima sessione dell’evento si è parlato dell’importanza del peso e la correlazione intensa con la comparsa del tumore.

"Il cancro è un interruttore acceso verso la morte, non è un estraneo, lui si trova nella sua casa e si alimenta di ciò che noi gli forniamo. Ecco perché a un aumento di peso corrisponde un aumento del rischio di ammalarsi di tumore. La corretta alimentazione deve incontrare una corretta respirazione e una corretta attività fisica. Il futuro è bloccare la produzione di energia nel cancro", ha ricordato Antonio Macciò, Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli studi di Cagliari e Direttore Ginecologia Oncologica dell’Ospedale Oncologico Businco con la relazione dal titolo "L’incremento del peso come induttore del cancro".

"Non possiamo parlare di aumento di peso nel paziente oncologico senza parlare dell’infiammazione cronica. Le prime modificazioni sono il risultato del fallimento del nostro organismo contro il tumore", ha indicato Clelia Madeddu, Professoressa Associata dell’Università degli Studi di Cagliari e Oncologa dell’Ospedale Policlinico Duilio Casula di Monserrato nel suo intervento "Il cancro come modificatore del peso".

"Il peso e il nostro metabolismo vanno tenuti in equilibrio per aiutarci a stare meglio. Tutte le volte che parliamo, che respiriamo, che ci muoviamo, il nostro DNA è in evoluzione; noi nasciamo con delle varianti che ci predispongono già alla malattia", ha commentato Sabrina Giglio, Professoressa Ordinaria di Genetica Medica dell’Università di Cagliari durante la relazione "Diagnosi molecolare del tumore".

"Quando parliamo di cancro parliamo di malattie tra loro molto diverse. I tumori hanno un approccio multidisciplinare, non è più solo la chirurgia ma sono anche le varie terapie che ci permettono di affrontare la malattia. Tra queste lo sport ha veramente un potere eccezionale come dimostra l’esperienza del torneo di calcio femminile che si tiene questa sera e la Marocco Expedition", ha aggiunto Rita Nonnis, Chirurga Senologa dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari intervenuta da remoto per presentare il suo intervento "La scelta chirurgica in senologia inficia l’attività sportiva?".

Nella seconda parte si è data rilevanza all’attività fisica come prevenzione e cura. "A chi afferma che durante le terapie non si debba svolgere l’attività fisica ma riposare, rispondiamo che invece per il proprio benessere debba essere svolta un’attività fisica moderata", ha confermato Daniele Farci, Direttore dell’Unità di Medicina e Oncologia della Nuova Casa di Cura Decimomannu, che ha mandato un videomessaggio di saluto.

A seguire sono intervenute alcune rappresentanti delle associazioni e amiche di Mai più sole tra le quali Daniela Tocco, Insegnante di educazione fisica, allenatrice e formatrice sportiva, personal and mental coach, presidente dell’Associazione Passu Passu che ha ricordato l’esperienza della Marocco Expedition; Diana Sechi, Presidente dell’Associazione Karalis Pink Team e Cristina Concas, Presidente dell’Associazione Flamingo’s Road.

L’ultima sessione, moderata da Daniela Cadeddu, si è concentrata sulle pazienti, le associazioni in sinergia con i nostri progetti e le loro testimonianze. Sono intervenute Monica Melis, Referente regionale aBRCAdabra, Maria Fois Maglione, Presidente de Il giardino di Lù, Lorena Porceddu, Presidente AISTOM Sardegna e Francesca Pisu, Presidente Sinergia Femminile.

"Non è facile comunicare attraverso semplici parole le emozioni provate durante la comunicazione della diagnosi di tumore. In questi tredici anni ho conosciuto tante donne, accomunate dal percorso della malattia, con tutte ho condiviso la strada, alcune sono andate via altre sono ancora qui e io continuo il mio cammino", ha raccontato Annarita Agus nella sua testimonianza.

"La prevenzione aumenta la salute e genera risparmi. Dobbiamo prevenire il rischio con interventi mirati e non utilizzando pratiche sanitarie inutili. La prevenzione premia nel tempo", ha concluso Valeria Caredda, Già Responsabile Centro Donna Cagliari con l relazione dal titolo "Stato dell’arte della prevenzione".

Appuntamento alle ore 17.00 presso il Centro sportivo Giuseppe Belly (ex campo Ossigeno) in Viale Cimitero, n° 29 a Cagliari per Il torneo amatoriale di calcio a 5 femminile. L’evento, presentato dal giornalista Fabrizio Serra sarà un momento in cui scendono in campo amicizia, sorellanza e tanto divertimento come ogni anno.