Una truffa male organizzata e peggio riuscita!
- di Redazione
- 27 Ottobre 2020
- Rita, poesie e non solo
Cosa ci racconterà oggi la nostra amica Rita Meleddu? Il titolo la dice tutta …
Ormai mi conoscete un po', vi racconto molte cose di me, e come dico sempre mi piace più focalizzarmi su fatti piacevoli che mi accadono, piuttosto che parlare sempre della malattia; eh sì, ne avrei da dire, ma lo farò prossimamente. Oggi vi voglio raccontare di un fatto accadutomi un paio di mesi fa. Credo che anche i muri sappiano che io e mio marito amiamo Zucchero Fornaciari, e in tutti questi anni ci ha fatto compagnia durante i nostri spostamenti in auto. Delle volte ascoltiamo lo stesso CD per ore e ore, non ci stufiamo mai.
Un giorno, dopo pranzo, stavo riposando sdraiata sul divano, e mio marito a un certo punto mi dice: "Sono andato sulla pagina Instagram di Zucchero, ho fatto un commento e lui mi ha messo "mi piace" , "Figurati, ho ribattuto, ma quando mai ..." E lui: "Guarda qui se non ci credi..." Ho guardato e in effetti era come aveva detto lui. Ci credevo ancora poco, poi mi sono ricordata che avevo fatto un commento sulla pagina fb di Malika Ayane, e lei aveva risposto. Ero sicura che era lei, ho fatto un altro commento, lei però non ha risposto, non mi sono poi stupita più di tanto perché si può capire che in una pagina di un'artista di quel livello, affluiscano anche migliaia di commenti, e logicamente non è che si possa rispondere a tutti. Mi sembrava però strana questa faccenda di Zucchero, ma mi traevano in inganno certe espressioni usate molto spesso da Zucchero, sia nelle interviste che durante i suoi affollatissimi concerti lui adopera questa frase: "Dio vi benedica", e altre parole che trovavo nei commenti della sua pagina. Allo stesso tempo però erano presenti molti errori di ortografia che mi insospettivano. Ero combattuta. "Sarà davvero lui, o un imbroglione?" Comincio a scrivergli e con mio grandissimo stupore comincia a rispondermi, e anzi avvia lui una lunga comunicazione con me. "Mah, dicevo; sarà lui o non sarà lui?" Figurati se un’artista così grande che ha una giornata pienissima scandita da tanti impegni si mette a chattare con me!" Si sa però che la curiosità è donna e ho continuato. Ripeto, certe espressioni erano decisamente tipiche di Zucchero, c'erano però, al contrario, degli strafalcioni che non appartenevano al suo modo di esprimersi. Ma tra il vedere e non vedere ho continuato, sempre più stupita di tutto il tempo (più di 2 ore), che mi dedicava. Mi chiede chi sono, cosa faccio, e poi mi fa una domanda pertinente il mio stato di salute, e gli dico che sono malata, non glielo avrei mai detto altrimenti. Spesso si chi mi contatta viene a sapere della malattia per puro caso, o quando si fa specificatamente riferimento. Comunque la conversazione continua, lui o chi si spacciava per lui, si mostra dispiaciuto e mi fa un sacco di domande. Ogni tanto se ne usciva con "Hello!", questa parola mi metteva in difficoltà, era una parola adoperata sovente da Zucchero, o al contrario non lo era? Cercavo di fare mente locale, una volta mi sembrava una parola molto usata da Zucchero, una volta no. Però mi stupiva l'espressione "Dio vi benedica" che ho sentito più volte uscire dalla bocca di Zucchero... Faccio venire mio figlio e gli chiedo cosa ne pensa e lui senza tanto girarci intorno dice che è un imbroglione e che Zucchero non avrebbe mai perso tanto tempo con me. "Perché, dico io, ci sono tantissimi artisti rispondono ai propri fans!" Certo, in effetti sembrerebbe che abbia molto tempo da perdere, ma chi può dirlo? Dico la verità, ero gasata, seppur sospettosa e gli parlo come un'esperta del suo ultimo CD, in effetti molto bello. Non era però sensibile ai complimenti, anche questo un atteggiamento tipico di Zucchero che ha dei tratti di umiltà molto marcati, sembra un controsenso, certe volte quasi di spavalderia, come a dire "Guardate dove sono arrivato..." In effetti come dargli torto considerando la sua eccezionale carriera. Comunque sembrava molto interessato alla mia storia che eccezionale non è... A un certo punto ci lasciamo; ciao ciao; amici come prima. Dimenticavo, mi chiede il numero di telefono, per messaggiare più comodamente su wathsapp ed io come un’ingenua glielo do. "Mah, penso, chi lo sentirà piu!" Invece il giorno dopo arriva un suo messaggio, esordisce con un "Hello!" e inizia un'altra lunga conversazione. Mi dice che sono una bellissima persona, il tutto condito da errori grammaticali, e mi dice che vuole confidarsi con me. Non mi sembrava vero naturalmente, ma ero sempre più diffidente. Sembrava che a scrivere fosse uno straniero, e il suo numero di telefono appartenesse agli Stati Uniti. Mistero sempre più fitto, dice che in quel momento si trovava negli Stati Uniti appunto, e preferiva scrivere con quel numero; e anche il giorno lunghe conversazioni. Il giorno dopo; la stessa cosa, ed esordiva sempre con "Hello!" Mi fa tante confidenze che mi rendono ancora più sospettosa, non rispondo ad alcune sue frasi; e lui come un disco rotto ripete "hello", "hello!"Mi fa tante confidenze come dicevo, messaggi lunghissimi, e comincia a parlare della sua famiglia, e soprattutto della moglie. La descrive come una iena, si stanno per separare; perché lei gli ha tolto tutto e lo ha costretto a mendicare... La moglie lo ha praticamente gettato sul lastrico, e inveisce contro di lei, che lo avrebbe addirittura tradito con un suo amico o collaboratore, e che lui era caduto in depressione e non aveva ormai più voglia di fare concerti. Questa è una sintesi, ma erano messaggi lunghissimi. Mi dico molto dispiaciuta per ciò che gli sta succedendo, e che se vuole una spalla su cui piangere io ci sono. Lui insiste che non ha più neppure un dollaro e non sa più come campare. Non gli dico però che giusto qualche giorno prima, Carlo Conti presentava in anteprima il concerto che si sarebbe tenuto di lì a pochi giorni, all'Arena di Verona e al quale avrebbero partecipato oltre Zucchero che lo aveva anche organizzato, tantissimi grandi artisti, come in effetti è successo, tra l'altro un bellissimo concerto. In occasione di questa breve intervista parla della presentazione del video di " Soul mama ", una canzone presente nel suo ultimo album. Dice ancora che il concerto è stato organizzato per aiutare i lavoratori dello spettacolo, in grande crisi a causa del Coronavirus, e se non mi sbaglio ha detto che aveva donato i diritti d'autore di "Soul mama" in favore di queste tante persone che avevano perso d'un tratto il lavoro. Si riferiva non solo agli operai al suo seguito, ma a tutti gli addetti, a qualsiasi titolo, al mondo dell'arte, quindi non solo al mondo della canzone, ma del teatro, balletto ecc... Ricordo benissimo che lui aveva detto che ormai da mesi non lavorava, ma grazie a Dio, lui i soldi li aveva, e non aveva assolutamente problemi economici. Era però preoccupato per tutti gli operai, tecnici delle luci, del suono, per gli ingegneri e così di seguito, coloro che contribuivano alla riuscita di un concerto. Un concerto del livello di quelli di Zucchero, ha bisogno di tantissimissimo tempo per essere preparato e di tantissimi mezzi per la realizzazione e per la riuscita, solamente i tir che lo seguono sono un numero considerevole, e però danno lavoro a tantissime persone. Era sinceramente dispiaciuto per loro, lui, però, come detto, non aveva assolutamente problemi economici. Tornando al nostro amico continua a scrivere, a scrivere... Lo lascio dire; vediamo un po' fin dove si spinge. È presto detto, non si fa attendere, il giorno dopo puntuale come una cambiale ecco l'annuncio di una nuova conversazione. "Hello!" E io "Hello "... Ricomincia con la solita litania ormai nota che sono una bella persona, ecc ecc, ci gira un po' intorno poi lancia la bomba, tenetevi forte perché non mi era mai capitata una cosa così! Poiché la moglie dalla quale si sta separando, falso tra l'altro, mai sentito e neppure Internet ne faceva cenno, gli aveva tolto persino le mutande; mi chiedeva se gentilmente, se non altro era educato, gli potessi mandare 5000 euro. Avete capito bene, 5000 euro!!! "Come no, penso, te li mando in "Paper' e seda" che in sardo significa: "Te li mando avvolti nella seta" come a dire: "Non li vedrai mai!" A questo punto lo lascio nel suo brodo, sarò scema ma non fino a questo punto... Lui naturalmene insite, non gli dico neppure che potrei denunciarlo, meglio lasciar correre... Pensate che si sia arreso? Assolutamente no, per più di una settimana ho ricevuto il suo "Hello!", ai quali però non davo risposta. Mio figlio voleva che lo bloccassi solamente, invece mio marito ha proprio eliminato numero e conversazione, non avrei voluto, per riguardare ogni tanto cosa scriveva questo tipo, ma alla fine è stato meglio così. Termino dicendo di stare attentissimi alle persone che non conosciamo, con cui entriamo in contatto soprattutto sui social, perché è molto facile cadere vittime di truffe e imbrogli. Quando vedevo certi servizi a "Striscia la notizia ", dove appunto si invitava ad essere cauti con certi elementi e richieste di denaro, io ogni volta dicevo: "Ma come si fa ad essere così allocchi da mandare cifre, talvolta esorbitanti, a uno sconosciuto. Facevo sempre l'esempio di Vanna Marchi e della sua degna figlia che erano riuscite a estorcere a una donna non più giovanissima 30000 euro . Avevano imbrogliato tantissime persone ingenue e disperate per i più svariati motivi e problemi. Questa è la cosa più brutta, approffittarsi senza ritegno di persone in seria difficoltà o che comunque avevano problemi psicologici tali da non riuscire ad accorgersi che non si possono buttare fior di quattrini ed ottenere in cambio un sacchetto di sale dai poteri magici a detta loro. Questa signora di cui parlavo fortunatamente si è resa conto di ciò che aveva fatto in precedenza, non mandò altri soldi; anzi registrò svariate telefonate di queste truffatrici, durante le quali ricevette molte minacce e naturalmente le predicevano e le auguravano ogni sorta di male. Fortunatamente la signora non si fece intimorire, e riuscì col suo contributo prezioso e mettendoci pure la faccia, a farle processare e infine condannare. Ecco io dicevo sempre "Ma come si può essere così ingenui?" Si può, si può; io ne sono la dimostrazione, certo non avrei mandato soldi a chicchessia; eppure, per vari momenti, ho davvero pensato che fosse Zucchero, cioè mi sembrava impossibile che fosse lui, eppure molte cose mi portavano a crederlo possibile. La sfortuna di questo truffatore è stata che sapevo benissimo che Zucchero non aveva nessun problema, altrimenti gli avrei mandato non solo 5000 euro, ma almeno 15000, certo tutto avvolto in paper' e seda!