

Finalmente arriva la cyberknife
- di Redazione
- 23 Gennaio 2018
- Rita, poesie e non solo
Continua l'appuntamento con la rubrica curata dalla nostra magica Rita Meleddu che ci racconta passo per passo le sue terapie.
Partenza per Milano. Finalmente!!!
Eccoci dunque quasi al grande giorno. Farò la tanto sospirara e attesa cyberknife. Ma che cos'è questa tecnica che letteralmente significa "Coltello cibernetico"?
È una tecnica innovativa per radiochirurgia che ha lo scopo di offrire ai pazienti un più ampio spettro di intervento di cura della malattia, in affrancamento alle tecniche tradizionali di radioterapia e chirurgia.
La cyberknife è capace di inviare elevate dosi di radiazioni a bersagli localizzati in qualsiasi parte del corpo. Il suo scopo è distruggere lesioni solide, risparmiando però gli organi sani.
La cyberknife trova utilizzo anche nella cura di altre patologie quali l'epilessia, la nevralgia del trigemino, il dolore cronico, il morbo di Parkinson ecc.
Si svolge ambulatorialmente, o in regime di dh, ogni seduta dura circa un'ora, non è dolorosa, il paziente non viene sedato e alla fine del trattamento può tornare subito a casa.
La radiochirurgia utilizza alte dosi di radiazioni per colpire la lesione in maniera precisa. Con lo scopo di ottenere lo stesso risultato di un intervento chirurgico.
Il trattamento di Cyberknife può avvenire in una singola seduta o in una o più frazioni. La differenza con la radioterapia tradizionale è che quest'ultima utilizza dosi molto più basse erogate in numerose sedute. Possono essere anche 30.
La cybernkife invece come già detto utilizza un minor numero di sedute concentrando invece in quelle poche un fascio di irradiazione elevato. È una tecnica molto precisa. Colpisce il bersaglio salvaguardando al tempo stesso gli organi sani.
Ma che cos'è esattamente il sistema robotico per radiochirurgia?
Si tratta di un acceleratore lineare compatto montato su un braccio robotico con sei gradi di libertà guidato da un computer. Le immagini radiografie inviate al computer consentono allo stesso di individuare in maniera precisissima sub millimetrica, la lesione da trattare. E di correggere la direzione del fascio da parte del robot nel caso di eventuali spostamenti da parte del paziente. Il paziente proprio per evitare ogni piccolo spostamento anche involontario, indossa , nel caso di lesioni alla testa, una maschera realizzata in termoplastica, personalizzata, costruita sul proprio viso. Questa maschera viene fissata con delle pinze al lettino in modo che la testa sia immobilizzata e siano ridotti al minimo i movimenti. Questa è più o meno la tecnica. Scrivo queste informazioni perché non tutti sono a conoscenza di questi trattamenti molto meno invasivi e magari proprio in questo momento si stanno dibattendo tra le scelte da effettuare. Radioterapia, chirurgia o aggiungerei io, ciberknife?
Tutto questo naturalmente quando si può fare. Ma è pur sempre un'opportunità in più. Ho spiegato un po' in cosa consiste la tecnica, la settimana prossima parlerò della mia esperienza personale. Di cosa ho provato. E del risultato che spero buono.