In questo giovedo di agosto non rimane che tuffarci in un racconto meraviglioso e unico, come la sua autrice, Monica Badas

(Agosto)
Ottavo mese dell’ anno solare. Un agosto che rimarrà indelebile nella mia vita, segnato da ferite  profonde e da una lunga fase della mia vita che si conclude. Nel giro di due giorni ho perso due belle persone: Dolores, maestra e genio unico della manualità che con precisione, trucchi del mestiere, risate e battute, ha guidato le mie mani. La maestra dei braccialetti verdi, quelli annodati con i 7 nodi, che per noi che lo indossiamo è sinonimo di amicizia, forza, condivisione e supporto. Il giorno dopo ho perso mio padre un uomo d’ altri tempi, che amava la compagnia ed era di buon appetito. Durante l' estate la giornata era scandita dai suoi 4/5 km al poetto, bagni e chiacchiere con gli amici del mare, poi pranzo, pomeriggio con le sorelle e cene in cortile. Un dolore profondo, il mio, che chissà quando verrà trasformato. Ora vorrei sentirmi ancora figlia supportata dalla sola presenza di mio padre con una parola o uno sguardo. Oggi rimangono  i ricordi, quelli che ho costruito ancora più profondamente negli ultimi mesi, quelli tattili, sonori e di parole sussurrate mai dette prima. La fortuna, per me, se proprio cerco qualcosa di positivo, è avere avuto la possibilità di " vivere " questo tempo, insieme, senza sprecarlo ma assaporandolo come quando si gusta un bicchiere di vino. 
Nessuno si perde se rimane nel cuore di chi lo ha amato.