Torna l'appassionante appuntamento con l'amica Irene Spiga che ci racconta la sua esperienza con il corso tenuto dai maestri Giorgio Binnella e Andrea Fulgheri

Da anni cerco di portare la mia esperienza nel blog dell’Associazione Mai più sole contro il tumore, dove scrivo appunto di tumore, cancro, delle emozioni vissute durante la diagnosi, le cure invasive, le terapie di mantenimento, i tunnel arredati, colorati, il buio, la solitudine le paure vissute. Ecco, questo è possibile grazie al corso di "Scrittura creativa" tenuto dai professori e scrittori Giorgio Binnella e  Andrea Fulgheri. Il tutto voluto dalla nostra Presidente Albachiara Bergamini sempre pronta a cogliere nuove sfide per noi tutte, le donne di Mai più sole contro il tumore.

Io personalmente vengo seguita in questa avventura della scrittura sul portale, con cadenza bisettimanale, dalla giornalista ed amica Valentina Porcu che mi "sopporta", sì letteralmente, nei racconti che a tratti son quantistici perché amo la fisica quantistica, a tratti introspettivi nei momenti di tunnel e comici nei momenti cabarettistici essendo autoironica cronica. Il corso mi è piaciuto tantissimo e a più riprese, causa blocco da Covid, ha creato in me opportunità di conoscenza di tecniche di scrittura e possibilità di esteriorizzare il mio universo interiore. Dando ordine al caos? Ma neanche per sogno. Son matta come un puledrino alla nascita che si tira su e impara a correre più veloce della sfiga.

Son fortunata perché è verissimo che di tumore si vive, se hai la fortuna di curarti per tempo e hai la voglia, di guarire. Son fiduciosa che, al termine delle otto lezioni, la scrittrice matta che alberga in me, renderà orgogliosa l’altra parte di Irene poco propensa al caos, travolgendo tutti con la luce di fasci di fotoni e anti fotoni ormai amici per la pelle. E no, i raggi missili cibernetici con insalate di matematica non li ho, quello era Goldrake, io son più Miva che lancia i componenti ormai a caso e ando coio coio. Sarà una bella avventura. Seguitemi per nuove ricette di felicità malgrado l’INPS, ma questa è un’altra storia.