Yes, we can bloom

Yes, we can bloom

  • di Redazione
  • 21 Marzo 2025
  • La collana di perle di Giulia

L'amica Giulia Muntoni ci esorta a sbocciare alla fine dell'inverno, nell'attesa della nuova primavera

Quando la mia anima è serena indosso un vestito raggiante. Divento pace, e le mie cicatrici assomigliano a sorrisi stampati sulla pelle.
Perchè so che, nel clamore o nel silenzio, c’è qualcosa di alto e indissolubile che mi guida.
Serenità non vuol dire necessariamente che vada tutto bene. Anzi, direi che, dalla nuova diagnosi in poi, l’intero concetto di bene ha dovuto essere ridimensionato.
Pensavo che solo una volta che la nuova situazione fosse diventata la "normalità", ci sarebbe potuto essere spazio per il resto. Invece mi trovo sempre di più ad aggiustare il tiro in corsa, a scegliere strade sterrate anche quando mi sento scalza, a farmi trascinare dall’istinto di "andare avanti nonostante tutto".

Non riesco a non trovare straordinario il fatto che ci si abitui a tutto. O almeno, finora, io mi sono abituata a convivere con qualsiasi evento. Mutilazioni nel corpo e nello spirito, malesseri, cambiamenti irreversibili, paura.
Però non mi basta abituarmi, io voglio fiorire sulle situazioni. Voglio spremere le esperienze fino a cogliere il senso di quello che mi è stato posto davanti, anche quando quello che ho davanti sia apparentemente disperato.
"Abbiamo già imparato ad essere forti, ora dobbiamo imparare ad essere felici". Felici anche noi con la salute instabile? Io direi, soprattutto noi.
La primavera sembra arrivata a ricordarcelo. Con quel freddo anomalo che ancora non ci lascia, nonostante tutto intorno fioriscano i miei adorati ciliegi. Può non esserci ancora tepore ma il cielo è azzurro e i fiori hanno fatto uno sforzo meraviglioso.
E così possiamo fare noi, decidere cosa guardare, ignorare un po’ il vento contrario. E se al momento è troppo difficile, va bene rimandare, fino ad essere pronti.
Ci hanno insegnato che ogni stagione viene una volta sola. Ma io dico che esistono tante primavere quante ne abbiamo meritate. Perciò, ogni volta che riuscite a superare il vostro inverno, vi esorto: sbocciate.