Le splendide e sagge parole della cara Giulia Muntoni sono sempre intrise di bellissima speranza

"Non ti stancare mai di strappare spine e seminare all’acqua e al vento. La storia non miete a giugno, nè vendemmia a settembre. Ha una sola stagione: il Tempo"

Mi sembra ormai chiaro che la Vita richieda uno spirito di adattamento e di improvvisazione fuori dal comune.
Arriva finalmente la primavera e un nuovo lockdown ci pende sulla testa. Pensavo di aver finito i miei trascorsi col tumore, e invece mi ritrovo ogni giorno di più alle prese con terapie ed effetti collaterali.
Ma questo è. Possiamo dolerci quanto vogliamo, ma il farlo non cambierà di una virgola l’esito delle cose.

Meglio invece, e molto più produttivo, non fermarsi, per quanto piano si vada. Bisogna fare quello che bisogna fare. Trovando conforto negli altri, magari, e offrendo il proprio a nostra volta.
Oppure non trovandolo, e arrancando fino a quando la luce ci trovi nuovamente e domi i nostri demoni.
Bisogna volerla con le unghie e coi denti, questa serenità. Senza prefiggersi confini temporali che porterebbero solo più ansia e ci sepellirebbero sotto aspettative deluse.
Ci vuole il tempo che ci vuole. E anche disciplina. E meraviglia e gratitudine da impugnare come antidoti contro l’ansia e la paura. Il resto, si spera, verrà da sé.