To new beginnings

To new beginnings

  • di Redazione
  • 31 Dicembre 2021
  • La collana di perle di Giulia

Torna la magia delle perle della nostra Giulia Muntoni, un'attenta riflessione su noi stessi e il nostro sentirci vivi in ogni momento

Prima di andartene, undici anni fa, hai chiesto che non ti dimenticassimo troppo in fretta. E chi ti dimentica? Significherebbe cancellare da mente e cuore i pilastri della mia sopravvivenza, i pilastri che tu hai piantato.

"Tutto passa, amore bello", mi avevi detto al telefono, mentre piangevo per un cuore infranto. Quello che tu avevi allora, no, non sarebbe passato. Ma sul resto, hai sempre avuto ragione.
Tutto passa, è vero. Ma come passa, è altrettanto importante, se non di più. Ed è a questo punto che entra in gioco l’altra tua esortazione che mi ha salvata. "Sii presente a te stessa, sempre". Con questa frase mi hai dato la vita innumerevoli volte, anzichè una sola.

Provo a esserlo, papà. Continuamente. Sono convinta che se non lo fossi, tutto, anche il dolore, sarebbe sprecato. Planerei sulle situazioni, incurante di cosa racchiudano al loro interno per me. Ed è un luogo comune, lo so, ma i momenti più atroci sono stati degli insegnanti tanto spietati quanto efficaci. 

Anche quest’anno, soprattutto quest’anno, in cui tante caselle, tanti attributi, come "guarita", "diversamente sana", "apparentemente sana", hanno smesso di essere validi, per me. Ho avuto bisogno di tutta la mia presenza di spirito per covincermi davvero che spogliarmi di certe caratteristiche non equivalesse a perdere me stessa.
Ho dovuto rivivere quello che già avevo conosciuto sette anni prima, il ritorno alla nozione di essere nuda, ma con l’aggravante di nuove preoccupazioni.

Alla fine, oggi come in passato, quando prego lo faccio sempre per chiedere il coraggio. Perchè ci vuole soprattutto coraggio per tutto, per affrontare, per amare, per non mentirsi, e anche per farsi amare.
E non importa se la fine dell’anno dovesse trovarci impreparati a scegliere dei propositi e ad essere ispirati. Non è la data su un calendario a stabilire come dovremmo sentirci.  È il momento in cui decidiamo di potere e volere ri-iniziare.

A me, a voi, a tutti auguro di essere presenti a voi stessi abbastanza da ricordarvi che siete liberi. Anche di non voler festeggiare. O di farlo a metà anno, quando i vostri pensieri siano davvero di "festa".
Tutto passa. Ma spero che abbiate il coraggio di attraversarlo.