Come sempre le magiche parole di Giulia Muntoni sono da togliere il fiato! Buona perla a tutti!

I momenti in cui ci sentiamo più impotenti fanno scaturire in noi una rabbia ed una frustrazione difficili da ignorare.  Quando la nostra voce non viene ascoltata, o sembra che non ci sia modo di infuenzare quello che accade, siamo in gabbia.
Spesso non è tanto la situazione in sè ad essere dura da affrontare, ma lo sono le nostre paure o l’incapacità di esprimerci in modo autentico, che filtrano tutto quello che percepiamo e ci fanno sentire in pericolo.
Per me, è sempre stato più difficile affrontare le persone piuttosto che le situazioni che mi sono piombate addosso.

Due tumori avrebbero potuto farmi sentire impotente e disperata. Ma così non è stato. Hanno portato e portano complicazioni e preoccupazioni, certo. Ma io so di avere dalla mia il potere di scegliere come reagire. Ogni tumore è stato l’espressione di qualcosa che nel mio corpo non era in equilibrio ed io lo affronto come un bambino scapestrato da riportare all’ovile. Lavoro per allontanarlo, ma senza dargli troppe colpe. Anche lui, a modo suo, ha consegnato un messaggio, una lettera d’amore da me per me stessa, difficile da leggere. Un pugno dato dalla Vita per un fine che, pur non comprendendo, sono certa esista.

Con le persone sono meno obiettiva, soprattutto quelle che amo. È così facile sbagliare, fraintendersi, ferirsi. Ognuno con le sue insicurezze, con quel non detto che a volte strozza.
Allora parliamoci sempre, per quanto ci costi esporci e farci vedere fragili. Perchè è quella la nostra vera ricchezza. Porgere il fianco sapendo che lo facciamo con amore, per amore.
Perchè se superare una malattia allunga la vita, disarmare un cuore chiuso ce la restituisce.