Un altro anno è andato e la nostra amica Giulia Muntoni ha un augurio speciale per lei e per tutti noi

"Ci sarà un momento in cui crederai che tutto sia finito. Quello sarà l’inizio".
Non importa quanto il primo tumore mi avesse fortificata. La nuova sfida che mi si presenta da vivere non appena avrò accantonato i festeggiamenti per il nuovo anno spaventa. Sarebbe inutile negarlo.
Sono già stata qui, all’imbocco di un tunnel pieno zeppo di anfratti bui. E, per la prima volta, mi chiedo genuinamente perchè debba essere così. Poi però c’è un altro istinto che scatta e viene a soccorrermi, uno più produttivo e concreto: cosa ne so io di cosa sto per imparare?

Anche la prima volta non avrei mai immaginato che alla fine sarei stata innalzata a delle cime con vedute mozzafiato. La verità è che è la vita ad essere come le montagne russe, non solo la mia. Ognuna a modo suo. E, come sempre ho constatato, non è il "cosa" a cambiare le vite, ma il "come". Perciò, se, ancora una volta, non posso scegliere il cosa, lo affronterò con il come che mi si addice. Forse è solo istinto di sopravvivenza, ad alcuni sembrerà un po’ una consolazione dei poveri. Io la voglio vedere come una tattica,  la mia tattica preferita: una volta arrivata negli anfratti bui, accenderò l’anima.

Dopo mesi pesanti, tristi, faticosi e prima delle sfide che ci saranno, perché ci saranno, prendiamoci un attimo per fermarci e per respirare.  Ce lo meritiamo. Facciamo una tregua con le preoccupazioni, allentiamo il commentario dei pensieri che ci tormentano. Respririamo e cerchiamo di sentire la scintilla che è in noi. Questo vi auguro, ci auguro per il nuovo anno: di godere con una felicità delirante degli attimi di gioia che verranno. E, quando vi troverete all’improvviso circondati da una nuova oscurità, vi auguro che riusciate a sporgervi verso voi stessi e ad accendere l’interruttore della vostra anima. Lei saprà come guidarvi, fino al prossimo raggio di sole.