Strengths and mutilations
- di Redazione
- 9 Aprile 2021
- La collana di perle di Giulia
L'amica Giulia Muntoni fa una profonda riflessione sul suo essere e il suo modo di vivere
"Aiutati che il ciel ti aiuta". O almeno provaci, dico io.
Non credo ad una distinzione in valore assoluto tra "persone forti" e "persone deboli". C’è chi reagisce e chi si accascia. Ma tutti, in teoria, abbiamo la stessa possibilità di buttarci da una parte o dall’altra. Quando mi dicono "per fortuna tu sei forte", non mi indigno neanche più. Sorrido, invece. Perché è troppo lungo spiegare che mi sarebbe piaciuto non indossare corazze ma la mia è stata una scelta obbligata; che per restare fedele al mio modo di essere, non ho visto alternative. Ogni volta che pensiamo di conoscere il futuro, anche per un secondo, il futuro cambia. A volte cambia in fretta e completamente. E possiamo solo decidere cosa fare dopo. Possiamo scegliere di avere paura, restare lì a tremare, immobili e immaginare il peggio. O possiamo fare un passo avanti verso l'ignoto e immaginare che sarà stupendo.
Io, la mia scelta l’ho fatta. E come me, la può fare chiunque. Il riuscirci è un altro discorso. Ma dico anche che bisogna provare. Se non per noi stessi, per il bene di chi ci sta accanto e merita la tranquillità di saperci autosufficienti. Se questo non dovesse essere possibile fisicamente, almeno di spirito.
Da sette anni e una manciata di giorni vivo senza una parte del corpo che ho lasciato indietro, nella mia ex vita. Il tumore, improvvisato steward di un teatro, me l'ha strappata via, come la metà di un biglietto necessario per entrare e godere dello spettacolo successivo. Eppure, dopo un iniziale periodo di aggiustamento, mi sono accettata e amata anche in questa nuova forma.
A breve, probabilmente, sarà il turno di un’altra mutilazione, che di nuovo si rende necessaria per tutelare la mia vita. Sono sfide che arrivano e non avvertono. Avere paura è umano e quasi necessario: per rendersi bene conto di quello che ci si prepara ad affrontare e dargli la giusta udienza. Poi però arriva il momento di darsi una scrollata e schierare in campo le difese. Per quante operazioni possa subire il mio corpo, non c’è niente che mi faccia sentire mutilata quanto i momenti in cui perdo la mia fiducia in tutto quello che è intorno, e che esige la mia attenzione.
Sono ancora qui ad aiutarmi, fiduciosa che il cielo mi aiuti. Perché quella di vivere senza fiducia in me stessa e nel Bene è una mutilazione che non accetterò mai.