Step away
- di Redazione
- 18 Settembre 2020
- La collana di perle di Giulia
L’amica Giulia Muntoni ci regala una profonda riflessione sull’importanza della pace e del non alimentare i conflitti.
Il conflitto, così come l’amore, non è una scienza esatta. Anzi. Ci si pensa sempre, sbagliando, come ad una semplice opposizione. Da un lato il vincitore, dall’altro il vinto. Ma la verità è che, a ritrovarsi in guerra, ci perdono tutti, sempre e comunque. Essere in conflitto è come inciampare sulla strada verso l’armonia. È negarsi il diritto alla serenità, e negarlo agli altri. Un momento di cecità, in cui si crede di poter punire l’altro ma in realtà si insulta la propria fragilità. In un attimo di onnipotenza si ignora la finitezza della propria esistenza, l’inefficacia di qualsiasi azione che non sia dettata dal bene comune. È come conficcarsi una punta nel fianco e stupirsi di provare dolore. Ma non c’è da meravigliarsi, visto che tutto è uno. Una cosa, però, la possiamo fare e da sola racchiude in sè tutto il nostro reale potere: possiamo fare un passo indietro e non alimentare lo scontro. Il conflitto richiede per forza due fazioni e diventa vuoto senza una controparte. Ci si sottrae alle dinamiche della rabbia, non per scappare, non per paura o per superiorità. Allontanandoci affermiamo di non identificarci con l’ostilità, non è quello il modo di risolvere la situazione, non il nostro almeno. Esiste sempre un altro canale, una strada che assomigli al dialogo, se pure scomoda e solitaria. In questo mondo di parole scagliate come macigni e di rumore assordante, la vera rivoluzione è l’Amore, calmo e paziente.