La cara Giulia Muntoni riflette sul coraggio di affrontare anche le proprie paure

Ma tu per chi combatti? Per chi ti sforzi di sorridere, quando sei stanco?
Perchè è inutile che smuova montagne per gli altri se poi resti nella tua palude, è inutile difendere il diritto di parola di chi ami se non ti batti prima per il tuo diritto al silenzio.
Da questo punto di vista, i problemi, quelli veri, sono il modo della Vita di sollecitarci.

La malattia, per esempio, ti costringe a fermarti e ad ascoltare. Per lo più te stesso. È allora che, tra mille caotiche rivelazioni, scopri il potere rigeneratore della nuda verità. Ti spogli delle versioni della tua storia che ti eri sempre raccontato e taci. Accetti di stare per qualche tempo seduto, stanco, quasi sconfitto, a guardare negli occhi l’essenza stessa dei tuoi respiri. Quando arrivi lì, prega per una sola cosa: prega di avere coraggio. Tutto il resto arriverà nei suoi modi e nei suoi tempi, che sono poi quelli giusti. Ma tu trova il coraggio. Di essere nudo e fermo e perfetto nella tua paura. Di restare immobile a sorridere alle mille anime che di certo ti terranno compagnia dentro il silenzio. Se lo farai, quel tempo sospeso sarà la tua vera genesi.