L’amica Giulia Muntoni scava nel profondo facendo un bilancio lucido e razionale della sua vita. 

Gli sbalzi ormonali dati dalle medicine sono sempre più sfiancanti. Vere e proprie montagne russe che, senza preavviso, mi rimuovono dal sedile di comando, facendomi cadere rovinosamente.
Eppure, ogni volta, in qualche modo mi sento in colpa: se non sono paziente, affabile, disponibile ad aprirmi agli altri come al solito, ci deve essere qualcosa in me che non va, non sto provando abbastanza.
Neanche con un pugno nello stomaco, un cerchio alla testa e le energie agli sgoccioli riesco ad assolvermi. Perchè? Forse perchè ho deciso tempo fa quale fosse la versione di me che preferivo e, ogni volta che me ne discosto, mi sembra quasi un tradimento.
Ma, oltre che dannoso, questo modo di sentire è davvero un peccato: se è vero, infatti, che l’unica persona che sei destinato a diventare è la persona che decidi di essere, vorrei che almeno il rimedio fosse nelle mie mani, nonostante il motivo di tante sbandate non dipenda da me.
Eppure, non andrò lontano, fino a quando eviterò di guardare in faccia il vero problema: proprio perchè quello che mi turba, di volta in volta, non dipende da me, la cosa non va risolta, ma accettata. Accettare di avere meno controllo sulla mia vita rispetto a molte altre persone, e che la mia progettualità sia cambiata, sia diventata più a medio che a lungo raggio. 
Giudicarmi, quindi, non è solo dannoso, è soprattutto inutile. Se nessuno sa cosa gli possa capitare domani nè come evitarlo, questo è un po’ più vero per me. Non conosco i dettagli, ma so che la mia vita, finchè sarò in terapia, resterà imprevedibile.
Com’è che diceva Coelho? "Esistono due tipi di preghiera. Il primo è quello con cui si chiede che accadano determinate cose, tentando di suggerire a Dio ciò che Egli deve fare... Il secondo è quello in cui, anche senza comprendere i cammini dell’Altissimo, l’uomo lascia che nella propria vita si compiano i disegni del Creatore."
Ho provato a pregare e chiedere quello che desideravo ma credo proprio che la vita continuerà a darmi soltanto quello di cui ho bisogno. Non resta che fidarsi