Respect

  • di Redazione
  • 14 Maggio 2020
  • La collana di perle di Giulia

La Collana di Perle di Giulia si arricchisce di un contenuto speciale, una dedica ad una persona dall’animo nobile come poche

Nove anni fa è crollato il pilastro che teneva insieme l’edificio della mia famiglia. 9 anni senza un uomo giusto sono passati spesso al buio, come se il sole fosse spento. O almeno, senza il calore del conforto e quel senso di protezione che non conoscerò mai più nella stessa misura. La sua presenza era discreta e intensa al tempo stesso, carica di amore e riflessioni. Perdere un genitore mi ha lasciata a vedermela faccia a faccia con il concetto di fragilità, più di quanto non abbia fatto il mio tumore. Arriviamo nudi e soli e nudi e soli ce ne andiamo. Ma quello che facciamo tra il primo e l’ultimo momento in cui ci siamo, conta tutto. Ogni secondo. Ogni scambio. Ogni legame.  C'è sempre un motivo per TUTTO. Anche per quello che non succede. O che non lasciamo che succeda. Perchè è questo il punto: ci dimentichiamo di quanto sia nelle nostre mani. Quanto potere di influenzare positivamente i rapporti significativi della nostra vita, ad esempio, risieda nel nostro atteggiamento. L’uomo dai capelli di seta, oltre ad essere la persona più onesta che abbia mai conosciuto, mi ha dimostrato cosa fosse il rispetto più assoluto verso chiunque e qualunque cosa. Ho ancora molto da imparare da lui. Il suo amore era una carezza, la sua guida salda ma pacata. Spesso siamo convinti di amare qualcuno senza riserve ma poi non riusciamo ad accettarne le scelte e l’idea che la persona ha di se stessa.  È veramente difficile riconoscere il limite sano tra una preoccupazione e un’invasione di campo. Non possiamo che provare, sbagliare e provare di nuovo. Ad amare, a costruirci una vita, a non farci del male a vicenda.  Forse far coincidere l’amore con il rispetto sempre e in qualunque circostanza rimane un’utopia. Ma io credo che già l’intenzione di provarci riesca, in qualche modo, a renderci delle persone migliori.