Per zio Luigi
- di Redazione
- 5 Luglio 2024
- La collana di perle di Giulia
L'amica Giulia Muntoini riflette sull'essenza della Vita e sulle persone che porta sempre con sé
Quante persone che amavo ho perso, finora. Tante, troppe. Ogni volta mi toglie il fiato. Cercare di far capire a cuore e cervello che non li vedrò più. Che non ne sentirò mai più la risata, la voce, che non posso più dire loro nulla. Quello che è stato fatto o non fatto é definitivo, non ci saranno altre occasioni.
E’ un concetto più grande di me. La mente non lo afferra, come non può afferrare l’infinito, le galassie, i buchi neri. La mancanza è lacerante, il silenzio assordante.
Mi sembra che la Vita non perda occasione per ricordarci quanto siamo provvisori, fragili, minuscoli rispetto al Tutto. Ma non occorre, me lo ricordo benissimo.
Eppure, non posso fare a meno di cercare un senso al mio essere ancora qua. E per me è sempre e solo l’Altro, il guardarsi intorno con intenzione, fare caso agli altri, cercare un equilibrio, costruire ponti, fino all’ultimo sorriso, fino all’ultima parola buona, per quanto piccola, che possa influire in maniera positiva sul contesto.
E loro, che non ci sono più, loro vengono con noi. Dal primo all’ultimo. Ancora presenti nella catena degli eventi, per sempre agganciati al nostro cuore, per aiutarci a credere che esista davvero quell’ordine che da sempre percepisco come guida.