Not over ‘til it’s over

Not over ‘til it’s over

  • di Redazione
  • 29 Aprile 2022
  • La collana di perle di Giulia

L'amica Giulia Muntoni ci regala una perla di volitiva profondità. Grazie per la tua saggia forza

Finchè sei vivo, non dire che non importa. Che fa lo stesso, che non ti va, che non ne vale pena. 
Provare a risolvere un problema che continua a ripresentarsi. Aiutare qualcuno che in quel momento non ce la fa da solo. Spendere una buona parola per un altro, o lasciare in ordine qualcosa solo perchè le persone che verranno dopo ne siano agevolate.
Del resto, per quale motivo credi di essere ancora qui, se non per evolverti e renderti utile?
Se quel problema continua a ripresentarsi è perchè non l’hai ancora risolto. La persona che tanto giudicavi potrebbe essere quella che ti salva la vita. O la giornata. Non c’è un criterio assoluto, non c’è un ordine. Inizia da dove vuoi. Ma inizia.
Potresti non essere una persona riflessiva. Potresti sentirti inadeguato o debole.
Ma sono tutte scuse. L’unica differenza tra te e una persona forte è la voglia di mettersi in gioco e di non scappare davanti a quel senso di inadeguatezza. 
"Le rovine sono un dono", dicevano, " la distruzione è la via per la trasformazione".
Il punto non è che gli altri non vedano le ombre di cui ti vergogni, il punto è scegliere a chi mostrarle. E tu, vuoi davvero arrivare fino in fondo senza conoscere lo stato di grazia della condivisione?
Io ho sempre avuto paura, di lasciare che qualcuno entrasse a scombinare l’ordine che avevo faticosamente creato. Ma la verità è che chi si è interessato abbastanza da voler vedere tutto di me, il bello e lo spaventoso, la parte gioiosa e quella contorta e problematica, tutto ha fatto tranne che creare scompiglio. 
Dagli spiragli che si sono creati, sono volati dentro semi di Vita: alcuni sono sbocciati in piante maestose e lussureggianti. Altri si sono rivelate erbacce.
Non c’è garanzia che vada bene, ma che ne varrà comunque la pena. Vivere per se stessi, appoggiati a un pugno di certezze materiali non è vivere ma esistere. Diventare adulti e non assumersi la responsabilità di esserlo, con le inevitabili cadute e brutture che verranno, non è da furbi. E’ da vigliacchi. 
Perchè, per quanto ordine e sicurezza possiate usare per ripararvi da preoccupazioni e disagi, niente vi farà mai sentire benedetti e VIVI quanto l’esservi persi e poi ritrovati, strisciando sui gomiti fino alla Luce.