My man
- di Redazione
- 22 Aprile 2022
- La collana di perle di Giulia
Le stupende parole dell'amica Giulia Muntoni toccano corde speciali che scaldano l'anima
Darei qualsiasi cosa per poter parlare di nuovo con mio padre, anche solo per un’ora, mezz’ora, dieci minuti. Sniffare dal suo collo quel dopobarba che per me significava che tutto, nel mondo, era al suo posto. Quel suo profumo che ancora oggi, se lo incrocio per caso, mi accelera il battito e mi fa sentire amata e protetta. Soprattutto, vorrei tanto un suo parere su quella che sono diventata, sui miei progetti nei quali l’unico punto fermo resta la speranza di trovare sempre nuovi modi per Vivere, Amare e aiutare gli altri.
So che mi ascolterebbe attento, con un’espressione seria e che, probabilmente, esordirebbe con: "Tesoro bello…". Lo faceva sempre. Ogni giorno, al di là di qualsiasi retorica, lo percepisco presente, nella gioia e ancora di più nel dolore, o nello sconforto o nel dubbio. Mi tende la mano, senza fretta, e mi raggiunge con la sua mite dolcezza.
Niente, però, me lo fa sentire accanto quanto il riuscire ad essere davvero tutta nel momento in cui sto vivendo. "Presente a me stessa" come lui sempre mi invitava ad essere. È un’esperienza che questi ultimi anni hanno reso sempre più rara e faticosa, ma che ogni volta, infallibilmente, mi ripaga dello sforzo di arrivarci. È come se tutti i miei sensi si allineassero con l’ordine che guida il mondo, e l’armonia tra quello che dico, penso e sento diventasse inevitabile, sbocciando su qualunque circostanza mi trovi a vivere.
Inutile dire che allora tutto assume un senso, che io lo intuisca o meno. E anche gli stati d’animo più scomodi e complicati non sono in grado di logorare la mia benevola pazienza. Tutte le sfide che mi hanno lacerata diventano preziose, non ho più cicatrici, reali o metaforiche, ma solo rametti di stelle. Non è una vita peggiore, questa, è solo una vita diversa. E anche io sono una Giulia diversa. Stessa luce ma più intensa. Si son ridotti, quei momenti. Ma torneranno numerosi, perché una cosa al di là di qualsiasi altra sopravvive: la mia tenacia. E ogni volta che succederà, una di quelle stelle sarà sempre dedicata a lui.