My girl
- di Redazione
- 14 Luglio 2023
- La collana di perle di Giulia
Ancora una volta l'amica Giulia Muntoni ci sorprende con le sue delicate parole che dedica alla se stessa bambina
C’è una bambina a cui voglio parlare da tanto tempo. Lei mi aspetta, anche se non ci conta più.
Ha morbidi capelli biondi e una faccina curiosa che si affaccia sul mondo attraverso due occhi verdi, come il mare che tanto ama.
L’ho vista spesso giocare da sola; le piacciono l’avventura, le bussole ed esplorare i sentieri di campagna. A vederla diresti che sia timida ma, non appena prenda confidenza, non lo è per niente. Si aggiusta gli occhialini bianchi su un naso minuscolo e risponde educata.
Quello che non sa è che questa volta non voglio soltanto andare a trovarla, ma portarla via con me.
In passato, mi limitavo a osservarla da lontano, c’è stato persino un periodo in cui neanche sentirla piangere mi faceva venire voglia di avvicinarmi.
Adesso, però, ci spero proprio che mi perdoni. Per tutte le volte che l’ho responsabilizzata anziché insegnarle la leggerezza, per i divieti che le imponevo, facendole credere che ci fossero condizioni all’amore. Per averla incintata continuamente ad essere più in linea, più diligente, più obbediente, fino a farle distorcere la propria personalità alla ricerca di una perfezione che, non solo non esiste, ma che non l’ha resa certo più sana.
Eppure, non appena mi avvicino, lei si illumina e con un sorrisone mi corre incontro, Mi commuove vederla così docile e spensierata, perchè so bene quanto sappia essere seria e coraggiosa quando serve.
Ancora una volta, sono io ad imparare da lei, e glielo faccio sapere. Mentre mi sorride con gli occhi, voglio soltanto abbracciarla e non lasciarla andare mai più.
Ora ti porto al mare, le dico. Restiamo quanto vuoi, anche fino al tramonto. Ti compro un gelato e giochiamo a quello che ti va. Se ti sporchi, cosa importa? Sono solo vestiti. E se ti spettini, poi, ti pettino io i capelli piano piano. Perchè non c’è niente di irrecuperabile, o che non potrei perdonarti. Purchè tu mi prometta che, d’ora in poi, esprimerai sempre tutto quello che pensi e tutta quella che sei. Sarà una gioia vederti libera, proprio come quella colomba che era comparsa prima che tu nascessi.