Nuova splendida riflessione dell'amica Giulia Muntoni che ci regala la sua nuova perla

"Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia."
Certo, Gandhi si riferiva al contributo che ognuno di noi, nel suo piccolo, può dare alle cause comuni, al bene, alla condivisione. Ai motivi per i quali, secondo me, siamo qui.
Ma credo che la stessa frase possa avere anche un senso più ampio. Quante volte rinunciamo in partenza a qualcosa perchè sembra troppo difficile, poco probabile, troppo lontana dal nostro modo di fare?
Eppure, più spesso di quanto non si pensi, la felicità si trova dall’altra parte di un azzardo. È nell’ordine naturale delle cose: se tutto si evolve e muta continuamente, perchè non dovrebbe cambiare anche quello che ci si addice, che risuona in accordo col nostro sentire, che ci dà gioia?

La vita ha un’ironia molto sottile e non è raro scoprire, a posteriori, che le deviazioni ci abbiano portati, in realtà, più vicini a "casa".
È imprevedibile e smentisce spesso le generalizzazioni.
Sì, il tumore è di certo stato uno schiaffo che mi ha svegliata e sintonizzata potentemente sulla gratitudine e sul valore di ogni cosa, ma ho conosciuto tante malate insoddisfatte e amate che non hanno saputo nè tanto meno voluto cambiare, così come alcuni "sani" impavidi e disposti a tutto pur di restare fedeli a se stessi e alla propria voglia di vivere.
Ancora una volta mi ritrovo a pensare che TUTTO conti, le occasioni che cogliamo e quelle che lasciamo passare, perchè troppo impegnati a ripetere gli stessi schemi o troppo impauriti e sfiduciati.
Guardatevi attorno e cercate di notare volontariamente quello che potrebbe arricchire la persona che siete, per quanto improbabile o remoto possa sembrare. Perchè non c’è omaggio alla Vita più maestoso e sentito dell’abbandonare chi pensiamo di dover essere e abbracciare quelli che siamo nati per diventare.