Let go of that grip

Let go of that grip

  • di Redazione
  • 8 Giugno 2018
  • La collana di perle di Giulia

Ritorna l’appuntamento con la rubrica del venerdì curata da Giulia Muntoni

Quando, da bambini, abbiamo imparato a contare per la prima volta, se mai capitava di incepparci o confonderci, bastava fermarsi e ripartire da capo. Non c’era troppa fretta, ma tanto buon senso da parte di chi ci insegnava. Soltanto una persona particolarmente severa si sarebbe spazientita. Crescendo, invece, ci siamo abituati a cercare risposte nel più breve tempo possibile. Certe cose non sono assolutamente un problema perché, come il contare, sono presto entrate a far parte di noi, diventando meccanismi involontari. Per altre, invece, la pressione di rispondere adeguatamente e in fretta si è fatta via via più elevata. E la cosa più invalidante è che, spesso, la spinta maggiore viene proprio da noi, pieni di aspettative, molto spesso irrealistiche, su tutto e tutti, soprattutto noi stessi. Io di questo me ne intendo. La mia storia me lo ricorda tutti i giorni. Sono sempre stata esigente nei miei confronti. Poi ho avuto un cancro. E l’ho sconfitto. Ci ho messo tutte le energie e la forza che avevo in me e per un po’, un bel po’, mi sono sentita animata da pura gratitudine. Insieme a quella malattia era simbolicamente crollato tutto un mondo di schemi che mi stavano stretti; di aspettative, le mie, su cosa dovessi essere e come ci sarei dovuta arrivare. I due anni dopo sono stati i più felici della mia vita. Ora che l’effetto di quella corazza di luce sembra vacillare, so di avere una nuova sfida davanti. Il successo questa volta, potrà arrivare solo dal non provare, dal lasciare andare. Soprattutto, dal lasciarmi andare. Non ho ancora un piano. Ottimo inizio…