La dolcissima Giulia Muntoni riflette sui momenti di difficoltà che spesso le fa affrontare la vita, ma dai quali riprende slancio con una carica in più!

Sogno grandi cose per la mia vita, ho progetti che voglio prendano forma per non smettere mai di coltivare un senso in mezzo al ritmo frenetico.
Ma che voglia posso avere di uscire e cambiare il mondo, anche solo il mio, quando non ho neanche le energie per lasciare il letto?
Che entusiasmo posso provare, nei gioni in cui è uno sforzo anche restare in piedi?

Beh, ci vuole una pazienza infinita di cui, lo ammetto, spesso non sono dotata. Ma sempre, per fortuna, la voglia di star bene e sguizzare via è più forte dell’astenia e, alla fine, mi fa dare un bel colpo di reni.
Vuol dire semplicemente che quelli in cui sono debole non saranno giorni di grandi avvenimenti, se non il riprendere le forze.
È inutile cercare di non pensarsi condizionati dalla salute, come facevo io all’inizio. Perchè spesso e volentieri i limiti dello spazio in cui mi muovo io sono più ristretti rispetto a quelli di chi è sano.
La terapia è come un tatuaggio in faccia, è impossibile non ricordarsene o non farci caso.

No, non va ignorata. Come un lutto, va inglobata nella quotidianità. Questo sì, posso farlo, spesso contro voglia ma con determinazione. Constatare certe limitazioni non significa promuoverle, ma prenderne atto in modo da poterci girare attorno anzichè sbatterci addosso.
E così i problemi più tignosi. Spesso ci atterrano ma, se non perdiamo la testa, non avranno mai e poi mai il potere di fermarci.