E' venerdì e l'amica Giulia Muntoni ci regala una delle sue meravigliose perle

Alla fine, quello che tutti vogliamo è essere felici. Ma la felicità non arriva per caso. Non è una manna destinata a calare su chiunque.  Si è felici al raggiungimento di un obiettivo che si è desiderato, sognato, sudato. O perché, per ricevere quell’amore che ora ci innaffia, abbiamo saputo dare amore, a nostra volta. Si crede in qualcosa e si cammina per raggiungerla, perché che senso avrebbe essere osservatori occasionali della propria esistenza e non prendere mai una posizione netta su niente? 
Coloro che non prendono mai una posizione non sono moderati. Sono ignavi.

Capita questo, quando si effettuano delle scelte importanti: si taglia una fetta dalla torta delle possibilità, si lascia fuori tutto il resto e ci si concentra su una direzione. Il più delle volte si va per esclusione. Nessuna garanzia, nessuna rete. Più è alta la posta in gioco e più si rischia di farsi male, in caso di caduta. Ma io dico che fa più male stare fermi, farsi vivere dalle circostanze, giocherellare distrattamente con il tarlo di un rimpianto per poi scoprire troppo tardi che avremmo preferito un rimorso.

Dio solo sa quante volte mi sia capitato di non essere capita, di compiere scelte impopolari, di buttarmi d’impulso in una situazione intricata.
Ma ogni volta, sono stata grata allo spirito che mi animava e ho deciso di espormi, di credere in una cosa e rifiutarne un’altra, di dire a voce alta quello che pensavo, di non essere invisibile.
La felicità è di chi se la va a prendere.