Choose freedom. Choose yourself.

Choose freedom. Choose yourself.

  • di Redazione
  • 7 Febbraio 2020
  • La collana di perle di Giulia

Ritorna l'imperdibile appuntamento del venerdì con la rubrica "La collana di perle di Giulia"

Ho sempre avuto una personalità ben definita, sin da bambina. Nonostante i timori di alcune età più confuse e delicate, ho sempre saputo quello che volevo. E ugualmente quello che non faceva per me. Non ho mai avuto bisogno di "armarmi" contro gli altri per allontanarli, mi bastava seguire l’istinto e la selezione naturale di amicizie/amori faceva il resto. Allora perché ultimamente mi sembra che ci siano molti più focolai di guerra ovunque? Sono diventata più fragile crescendo o la mia tolleranza si sta assottigliando?  La verità è che ho sviluppato un’allergia a chiunque si senta in diritto di giudicare la vita degli altri come un critico letterario alla presentazione di un libro. Soprattutto quando l’opinione non sia richiesta. Individui senza carattere e senza mordente ci vogliono far credere che emergere e distinguersi, essere se stessi insomma, sia pericoloso o, ancor peggio, sbagliato. Avere interesse per le cose che ci circondano, dedicarsi a una passione, apparire empatici, sensibili, disinteressati nel donare. Ci deve essere qualcosa di sbagliato in noi, che non cerchiamo di mimetizzarci nella folla o di imporci con aggressività. Se sopravviviamo a una malattia che può averci menomato fisicamente siamo degli eroi. Se, però, quella stessa malattia ci ha aperto un infinito mondo di gratitudine e noi diamo voce a riflessioni più profonde, siamo dei difettati che vogliono fare i supereroi. Quando manca la fiducia in se stessi l’ammirazione diventa invidia. Se parliamo di queste persone, allora sì, la mia tolleranza non è solo diminuita ma è terminata. Chi per farsi sentire urla, chi crede di essere sempre più furbo, più invincibile, migliore in valore assoluto può e deve starsene alla larga.  Sembra assurdo doverlo ribadire eppure serve: la gentilezza non è debolezza, la prepotenza non è forza. La vera eleganza non è quella degli abiti ma viene dall’anima. Sono orgogliosa e felice del mio carattere, pur con tutti i suoi spigoli che sono molti, perché mi sento libera. So che le ricchezze più preziose continueranno a nascondersi dietro quello che non so, quello che non do per scontato, quello che mi spaventa, e son disposta a tutto per farle mie.  Continuo a sostenere la bellezza dell’imperfezione, la necessità di ascoltarsi a vicenda, di accompagnarci lungo il cammino con tutta la gentilezza di cui siamo capaci. Non muoverò mai un muscolo per compiacere chi usa le parole come se fossero pietre e fa dell’ignoranza e del pressapochismo la sua bandiera. Tra indipendenza e popolarità non ho dubbi: scelgo la prima. Un giorno, magari, tutti capiranno che l’unico motivo per cui siamo ancora qui è quello di servire gli altri. Essere per pochi non è un difetto. Per ora è una prova continua; ma a me va bene così.