L’amica Giulia Muntoni ci regala una perla, unica, da assaporare parola dopo parola

"C’è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera"
Ricordo tutto esattamente. Le volte in cui un pugno di parole mi ha cambiato la vita. Sono stata tentata di sottrarmi e urlare: "Non voglio sentire". Ma le ho sentite. Era troppo tardi. Come un colpo di scalpello ben assestato, quei suoni hanno rimosso un po’ di me, rendendomi più simile alla donna che, evidentemente, la Vita riteneva che dovessi essere.

C’è voluta tutta la mia volontà, e una forza che non può essere soltanto umana, per smussare gli spigoli che quei colpi avevano creato. Alcuni sono ancora così aguzzi che un movimento precipitoso potrebbe ferirmi non poco. Dalla mia, c’è che ho avuto tempo per imparare.  E, se pure ogni giorno mi sveli nuovi dettagli sul paesaggio nel quale mi muovo, la  rotta tracciata sembra essere diventata più intenzionale ed io inizio a dialogare anche con le mie paure, invece di scansarle e stordirmi di Vita. 

È in me che ho scoperto le verità più utili e crude: sulle ceneri dell’angoscia sono sbocciati i fiori più lussureggianti, dalle fatiche più dolorose, una serenità che, anni fa, avrei solo potuto sognare.
E nonostante la vita non mi stia facendo sconti, ho capito che queste prove in apparenza così insopportabili, altro non sono se non porte aperte verso il mio potenziale, dalle quali mi vengono mostrate cose meravigliose sul coraggio e l’amor proprio. 

Avrei preferito non dover avere a che fare con numerosi tumori prima di avere accesso a questo livello di consapevolezza ma è nel mio non sottrarmi alle lezioni che ne sono derivate che si racchiude la mia forza. Poter scegliere ogni giorno come convivere con quello che arriva, mi dà una pace che purifica e rinfranca. Nessuno di noi può selezionare il "cosa", ma è il "come" che salva la vita.