A list

  • di Redazione
  • 26 Luglio 2024
  • La collana di perle di Giulia

L'amica Giulia Muntoni stila una lista di cose da tenere in considerazione e accettare

Cose che so di dover accettare al momento:


la nostalgia, quasi lacerante, con cui mi manca mio padre nella quotidianità
l’incertezza sulla mia salute. Lo stesso scudo, la terapia, che mi ripara da nuove metastasi, è responsabile di effetti collaterali che impattano pesantemente sulla qualità della mia vita. Meglio grassa, cieca, debole e insonne che morta, giusto? Sì, ma questo non sempre riesce a farmi stare meglio.
 La fatica nel mettere a fuoco il mio piano B, che includa la mia missione e il mio benessere in maniera esponenzialmente più alta di adesso.
"La normalità è una strada lastricata: è comoda per camminare, ma non vi cresce nessun fiore." Van Gogh lo sapeva. Che per ottenere risultati straordinari bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco, di rischiare di più, rischiare il rifiuto, l’incomprensione, la solitudine.
Io, del resto, non mi sono mai aspettata che le cose fossero facili. Soltanto che ne valesse la pena.

Capisco, ora, che non avevo nessuno diritto di aspettarmelo. Siamo noi a dover fare tutto, affrontare le cose e fare in modo che abbiano valore, che lascino una traccia più significativa della sola cicatrice.
E questo non è ingiusto, è solo il modo in cui va. E se ce ne facciamo una ragione, davvero permettiamo a fiori bellissimi di sbocciare sull’asfalto. Uno su tutti, la gratitudine. Gratitudine anche per quei momenti di confusione e dolore in cui pensiamo che non abbia senso, essere grati. Cosa si può salvare, di momenti così?

La lucidità con cui ci connettono al "qui" e "ora", per esempio, che poi è il segreto della serenità. Una lucidità che nella mia vita "precedente" non conoscevo.
In questa strada su cui sono avviata, i tratti al buio sono più di un paio e io mi sento tutt’altro che "risolta". Ma ho ancora molto da dire, da fare, da rischiare.

Perciò non auguratemi bonaccia. Lo voglio sentire quel vento mentre rivolta le mie vele, mentre mi sfida e sprona la mia motivazione. Non sarà tanto la mia sopravvivenza a definirmi quanto il coraggio con cui avrò tentato di non soccombere.