Riflessioni pomeridiane
- di Redazione
- 21 Ottobre 2021
- Il peso della determinazione
Con la solita ironia l'amica Sonia Aresu riflette sul suo modo di essere "multipotenziale"
C'è chi viene al mondo per aiutare, chi per sostenere, chi per godersi la vita, chi per poltrire nel divano, chi con la testa sempre piena di nuove idee e progetti, chi per sopportare e poi c'è chi nasce esattamente per rompere le scatole al prossimo. Ecco, io sono un po' tutte queste cose qui, ho scoperto a quarantun'anni suonati di essere un'ipotetica multipotenziale.
"Le persone multipotenziali sono rapide nell'apprendimento (i miei professori avrebbero senz'altro qualcosa da ridire), appassionate, creative, curiose. Sono aperte mentalmente (aggiungerei fin troppo), con grande capacità di sintesi (clorofilliana) e di adattamento (tranne quando si tratta di ristoranti e spiagge affollate). Amano la trasversalità (preferibilmente sghimbescio), sono versatili e inclini al cambiamento. Hanno la capacità di saper iniziare da capo ogni volta mettendosi in discussione (sbattendosi la testa in contemporanea)".
Chi ha il dono di aiutare gli altri, si assume il completo rischio di finire con il sedere per terra dalle delusioni per il semplice motivo che: a chi ama dare non interessa ricevere. Sapete cosa ci guadagna? Il sorriso di chi riceve l'affetto. Poi ovviamente ci sono gli approfittatori seriali, quelli che più gli dai e più si mettono in saccoccia, ecco, quelli che si riconoscono subito: non ringraziano e non sorridono mai, pretendono e basta. Sono gli stessi che mi chiedono: ma perché fai tutto ciò se non hai un tornaconto? Ma ti conviene? Scommetto che quando servirà aiuto a te non te lo daranno. E a tutte queste persone rispondo: non lo faccio per un tornaconto, lo faccio perché mi fa stare bene, mi rende felice e mi fortifica...nulla di più.