Certe esperienze non hanno età o forse non c'è età per certe esperienze. L'amica Sonia Aresu torna a ballare dopo 30 anni!

Non c'è da girarci troppo intorno: è tutta colpa dei cartoni animati se quasi tutte le bambine, da piccole, sognavano di diventare cantanti o ballerine. Io ero fissata sia con il canto che con la danza, ma è nella danza, soprattutto quella classica, che ho dato il meglio di me, da settembre a aprile dello stesso anno ( grande carriera). Poi ho rinunciato, non ho partecipato nemmeno al saggio finale, non che avessi chissà quale problema, ma perché ho preferito, di gran lunga, far danzare la forchetta verso la bocca, visti gli scarsi risultati sulle punte. E dopo trent'anni, ci voleva il laboratorio di teatro danza organizzato da Mai più sole contro il tumore in collaborazione con la fantastica maestra Valentina Puddu, a far risvegliare le mie doti da "ballerina".

Valentina è la dolcezza in persona, basta guardarla negli occhi per vedere riflesso l'amore per la danza. Ci ha preso per mano dal primo giorno e condotto in un mondo magico, dove il tempo, il dolore e le preoccupazioni...spariscono. È difficile descrivere a parole le sensazioni che si provano appena varcata la soglia della palestra...corpo e mente lavorano all'unisono. Attraverso la musica ci si lascia andare a movimenti del corpo guidati solo dall'istinto. È proprio in quel momento che il  corpo riesce a comunicare le emozioni più interiori senza il bisogno di parlare.
Mentre un mese fa, dopo una giornata intensa e piena di impegni accompagnata da caldo afoso, avrei solamente voluto buttarmi sul divano con l'aria condizionata sparata, ora non vedo l'ora di andare a danzare...e chi lo avrebbe mai detto?