Sono qui per te …
- di Redazione
- 25 Febbraio 2019
- I tulipani di Lu
Ritorna l’appuntamento bisettimanale con la rubrica "I tulipani di Lu" curata da Maria Fois e dedicata alla propria figlia Luena che aveva un profondo amore per i tulipani.
Finalmente … L’ombra e la luce si mescolano e si confondono, il sole abbraccia la terra per l’ultimo saluto del giorno e volge lo sguardo altrove, lentamente, parte per attraversare altri sentieri. La pace della natura regna e il silenzio fa da padrone. Sono stanca, ma mi entusiasmo nel ricevere una visita inaspettata: i gattini della mia vicina sono venuti a trovarmi. Sorrido. Li fotografo, a dire il vero solo una decide di mettersi in posa, gli altri giocano, si arruffano, bisticciano. Non mi aiuteranno a togliere l’erba, ma di sicuro mi faranno compagnia. Tra le loro moine mi rimetto a rincalzare i germogli dei tulipani e con la coda dell’occhio osservo i gatti, si rotolano sulla schiena, si gonfiano, si inarcano e una di loro si piazza proprio qui, davanti a me, in mezzo alle foglie di tulipani e comincia a miagolare. Capisco che ha bisogno di attenzioni e la accarezzo. Insieme meditiamo, non so a cosa stia pensando lei, ma io penso ai miei tulipani che tra un po’ fioriranno e coloreranno tutto il campo, saranno migliaia e migliaia, un tappeto variopinto con tante sfumature e cromie differenti. Passeggiamo e ci fermiamo al solco numero 37, la mente mi porta all’anno in cui Luena si è impegnata per la prima comunione. Quel giorno era bellissima, il suo vestito di raso con tanti merletti la rendeva superba e austera, il fermaglio sui capelli le incorniciava il viso paffutello ma delicato. Non sorrideva come ha sempre fatto, era preoccupata: quell’evento le aveva trasmesso ansia, è un sacramento importante e lei lo aveva voluto rispettare in quanto tale. In questo solco nasceranno i tulipani bianchi e rossi, questi ultimi hanno un bocciolo enorme e scanalato, di un rosso scarlatto e possiedono una bella resistenza. Sono i miei preferiti.
Il tulipano può essere un maestro di vita, affronta qualsiasi avversità, nasce tra i sassi, tra zolle durissime e quando, stanco e stremato, fiorirà, potrà dire: "Sono vivo, non importa se il vento mi ha sciupato le foglie, non importa se la pioggia ha sbiadito il mio colore, non importa se un mio petalo è lacerato, non importa se alcuni giorni sarò fiacco e il mio stelo tremolerà un po’ , ma sono qui e sono felice, sono qui anche per te. per strapparti un sorriso, per chiederti come stai, per gratificarti per avermi accudito, per avermi dolcemente accarezzato, per avermi lungamente aspettato per avermi amato più della tua stessa vita. Affronterò la pioggia, le lunghe notti di gelo, il maestrale che qui soffia forte, ma verrò, verrò e starò qui con te tutte le volte che vorrai farmi rifiorire"