Ritorna l’imperdibile appuntamento del lunedì con la rubrica curata dall’amica Fausta Giorgia Mascia               

Il vento sibila minaccioso da tre giorni. Al caldo, in casa, mi sento protetta e amata. Sbrigo piccole faccende, mi curo e, con Carlo e i miei figli sempre presenti, penso che la vita è bella. Bella anche così, in bilico con la morte, con la chemio e la PET. C'è un' immensità nel giorno, nei miei figli, in mio marito, nel mio giardinetto sul balcone, nello scrivere, nel leggere, telefonare, guardare l'orizzonte, lo spazio vuoto e brullo davanti casa con una piccola abitazione in rovina quasi farraginosa … C'è immensità  all'interno de "Il Giardino di Lu", tanti colori bellissimi che Maria alimenta con costanza e amore. C'è immensità nel cucinare una deliziosa polenta, come la faceva mia madre e, mentre la rimescolo col mestolo di legno, mamma è qui insieme a nonna che la preparava prima di lei. Queste persone tornano con ricette, consigli, gesti desueti che rifaccio per copia. C'è immensità nell'onda che sgretola la scogliera della mia bella Sardegna. Questo mare e cielo infiniti perpetuano la continuità del vivere ma anche la serena pace del morire trasformati in anime del cielo, terra e fiori. Perché l'uomo appartiene anch'esso allo spazio e al tempo e quindi c'è sempre nel ricordo di chi lo ha amato ma anche in persone nuove che perpetuano la specie.

Nella città dei morti, come io chiamo il mio cimitero, peraltro bellissimo, ci sono tombe e statue meravigliose con volti e scene che rappresentano il quotidiano immerse nella pace e nel leggero stormire delle fronde tu immagini quel tempo, quei riti, quegli sguardi dolci o duri e crei continuità con loro. Qui è il silenzio non solitudine. Echi d'amore ti pervadono e avvolgono insieme a brusii confusi, uccellini che pigolano sommessamente per non rendere chiassosa l'ultima dimora. E allora capisci che vita e morte sono inscindibili e che in qualunque momento avvenga c'è, rimane chi ti porterà nel cuore, nella vita per tanto tempo dandoti infinito amore. È la vita che vivi ogni giorno si fa bella, dolce, struggente  e tu capisci che l'amore indistruttibile e il collante per vivere, per non morire. La vita stessa è una canzone bellissima che termina con echi, ricordi che sono tessuto e fibra del nostro vivere lungo o breve che sia …