Ai nostri Angeli…
- di Redazione
- 24 Maggio 2021
- Ascoltare, meditare e amare
L’amica Donatella Uda ha sempre un dolce pensiero per ogni persona che incontra e anche oggi dedica delle parole speciali a due compagne di viaggio altrettanto speciali
"Ci sono persone magnifiche su questa terra, che se ne vanno in giro travestite da normali esseri umani. Gli Angeli sono quelle persone che spuntano nella vita in un momento del bisogno e poi scompaiono senza lasciare traccia, dopo aver aiutato a superare un momento difficile." (Cit. Julia Butterfly Hill)
Nel cammino della vita…questa è una delle metafore più frequenti perché consideriamo la vita un viaggio, incontriamo tante persone con alcune delle quali abbiamo percorso un cammino in cui parole e gesti sono stati determinanti per noi, alcune possono scomparire, allontanarsi o semplicemente ridurre l’intensità del vincolo che avevamo con loro. Ci sono cambiamenti che sono essenziali per il tragitto che percorriamo. Così facciamo nuove conoscenze e con il passare del tempo ognuna di loro ha una propria storia da raccontare ma anche da ascoltare. E’ importante fermarsi a pensare a quanti giorni abbiamo passato senza conoscere nemmeno una "nuova" persona, senza incontrare qualcuno, senza farci coinvolgere in nessuna attività, poi…per tante di noi improvvisamente la quotidianità, la vita di ogni giorno, nei suoi aspetti più comuni e dimessi, viene stravolta da momenti tristi e dolorosi soprattutto per chi ci sta accanto e si sente impotente e Noi…veniamo catapultate in una realtà che sembrava appartenere ad altri ma che inaspettatamente diventa la "nostra" concretezza. Ho sempre pensato che anche in situazioni negative dobbiamo trarre quel piccolo granello di positività, anche se può sembrare quasi invisibile, ma lo dobbiamo comunque trovare proprio come fanno i cercatori d’ oro, perché quel granello diventa prezioso e indispensabile per poter affrontare con coraggio e con forza che neanche pensavamo di avere...il nostro nuovo vivere. Nel nostro tragitto, tramite e grazie anche alle comunicazioni virtuali per relazionarci e confrontarci attraverso le chat di "Mai più sole", ci siamo sentite unite, sostenute, aiutate dall’esperienza altrui, dalla condivisione, grazie al conforto, all’appoggio, al supporto dei nostri familiari, parenti, amici, colleghi di lavoro, conoscenti e anche a chi custodisce le nostre storie che vengono raccontate da chi ci sta accanto. Tutto ciò ci aiuta a sentirci vive.
Inizialmente pensavo di scrivere una piccola introduzione, poi penso sempre che la mia mano e soprattutto i miei pensieri non vengano da me, ma che sia sempre ispirata nello scrivere determinate frasi e che la mia mano scriva sotto dettatura. La citazione introduttiva fa riferimento agli Angeli, vi starete chiedendo a chi desidero dedicare il mio racconto questa volta. Ebbene sì! Molte di noi, al "settimo piano", hanno avuto questa opportunità: incontrare due meravigliose donne che hanno trascorso la maggior parte del loro tempo negli ambulatori, nella sala chemio del reparto di "ginecologia oncologica". Camice bianco capelli corti, occhi limpidi, chiari, carnagione rosea: il suo nome è Gloria; camice celeste, capelli corti, occhi dolci e scuri , carnagione chiara: il suo nome è Marina.
"Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno…non è vissuto invano"( cit. Madre Teresa di Calcutta). Le nostre Grandi e Meravigliose ostetriche credo che per tante di noi siano state un punto di riferimento, un grande faro perché dentro di loro vi è una grande luce che è sempre giunta in nostro soccorso, quella forza vera, pura e incalzante, quella che ti fa rialzare quando sei allo stremo, che ti ricorda chi sei e quale sia il tuo scopo nella vita, perché molte volte ci si sente frastornate e inconsapevoli del nuovo affrontare…perché trovare quei sorrisi, quelle premure al primo mattino prima di un'infusione di chemio, dei tanti prelievi, e di tanto altro che ognuna deve sostenere è, come accennavo prima, quel granello prezioso che ci viene dato in dono. Sono state non solo coloro che trovavo con un candido camice, ma amiche speciali, anch’esse con dolori e dispiaceri, e anche qui vi è stata condivisione nell'ascoltare e raccontarci a vicenda. Un rapporto unico, imprescindibile, proprio così, di cui si deve assolutamente tenere conto.
Pensate ora insieme a me, pensiamo alla scelta di due giovani ragazze, al grande sogno di studiare per poter assistere le gestanti durante il periodo di gravidanza e del parto, al grande sogno di veder dare alla luce un bimbo.
Persino Platone, nei suoi scritti, parlando di Socrate, fa spesso riferimento alla madre levatrice (così veniva chiamata un tempo) che gli ispirò il principio del "far emergere, del tirare fuori" e il meditare. Gloria e Marina, sulla base di una loro scelta, si sono improvvisamente ritrovate in un reparto in cui mai, da giovani, si sarebbero aspettate di incontrare sofferenza, tristezza, angoscia, paura, ansia e dover cercare sempre le parole adatte in ogni situazione, soprattutto parole di speranza. Penso e credo che non sia stato per niente facile questo cammino, questa salita, questa arrampicata sia per noi che per loro perché quel carico, quel peso che ci portiamo addosso ogni giorno dobbiamo confidare, sognare, auspicare che diventi meno pesante, vivendo l’oggi come il dono più prezioso. Mi piace citare una frase di Montaigne: "Se la vita è solo di passaggio, in questo passaggio seminiamo almeno dei fiori", perché ogni fiore è segno d’ amore, e lo sappiamo bene, o come un grande albero che collega il basso all’alto; le radici sono le belle relazioni, l’interiorità e l’esteriorità raccontano la nostra storia, i nostri desideri, il nostro entusiasmo e anche se il cammino non sempre percorre una strada diritta ma spesso tortuosa ci aiutano le esperienze altrui, ci aiutano coloro che come Gloria e Marina hanno fatto della loro professione una missione e ora che dopo tanti sacrifici, dopo tanto donare hanno raggiunto entrambe il traguardo della tanto sospirata Pensione, auguro a queste due meravigliose creature, con immensa riconoscenza e gratitudine, grandi virtù, infinita serenità e ogni bene dal profondo del mio cuore.
Mai dimenticherò quanto mi avete donato.
"Dì al tuo cuore di non tacere.
Dì al tuo sorriso di non spegnersi mai.
Dì ai tuoi occhi di continuare a brillare…solo così farai felice chi ti vuole bene."