Primi passi
- di Redazione
- 1 Giugno 2020
- Alla scoperta dell'altra me
La nostra Annalisa Sitzia riflette sulla situazione attuale e il pericolo della ripresa del contagio per le ferie estive
E' appena passato il tempo dei canti alle finestre, dell'Inno d'Italia che a mezza sera inondava le strade deserte e ci accomunava tutti e già si sente odor di guerriglia. Poco importa che siano morte più di trentamila persone quando si avvicina il periodo delle ferie. Tantissime famiglie distrutte che piangono i loro cari da così poco tempo che ancora non è pronta la lapide e già si litiga perchè non ci è concesso fare le vacanze nel nostro mare preferito. Questa è ancora una riprova del fatto che il virus è stato letale ma la stoltezza di certi uomini lo è ancora di più.
La paura è un grande deterrente ma il potere rende folli. E così a distanza di pochissimo tempo dai picchi di contagio, pensando di aver sconfitto definitivamente un nemico assai temibile, accade che il nostro nuovo nemico è colui che invece vuole cautelarsi ancora, che non vuole mettere in pericolo la sua gente. Non voglio in alcun modo dare risvolti politici al mio discorso, semplicemente mi chiedo se sia il caso di dare un calcio ai mesi di isolamento al quale tutti quanti siamo stati sottoposti per arginare la pandemia, pur di trascorrere quindici giorni nella meta preferita delle nostre vacanze. Personalmente penso che un cielo azzurro e un panorama montano anzichè marino, in virtù della salvaguardia della nostra salute siano un ottimo compromesso.
E scusate se non sento ragioni quando mi sciorinate le infinite bellezze di cui si può godere girando per la nostra isola, le conosco molto bene. Altrettanto bene conosco la paura di perdere tutto questo e il tenue colore delle pareti di un ospedale durante le interminabili ore di terapie salvavita. Avremo tempo per riprendere le nostre abitudini e per organizzare nuove mete per le nostre vacanze. Non dobbiamo dimenticare di aver superato insieme un periodo terribile dove le distanze erano annullate in tutto il nostro bel paese e che questi sono solamente i primi passi verso la ritrovata libertà.