La bellezza di ritrovarsi

La bellezza di ritrovarsi

  • di Redazione
  • 11 Maggio 2020
  • Alla scoperta dell'altra me

La nostra amica Annalisa Sitzia ci regala un racconto ricco di speranza e di amore 

Il grande periodo di isolamento sembra finalmente che stia giungendo al termine. In questi ultimi mesi trascorsi in casa il tempo tutto sommato è volato. Dalle mascherine fai da te, ai dolci e al pane sono passata ad occuparmi delle mie piante grasse, della disposizione della veranda dove stare a prendere un po' di sole ed infine alla ginnastica da camera, che seguo ogni volta che il fisico me lo permette. Ultimamente tutte le visite programmate per il monitoraggio della mia patologia tumorale sono state annullate e questo mi ha gettato un po' nello sconforto. Ma non voglio parlare di questo oggi; voglio invece raccontarvi di come è stato bello poter riabbracciare anche se solo a distanza di un metro i miei genitori. Io sono legatissima a loro e non siamo mai stati lontani tanto a lungo. Appena mi è stato permesso sono andata a fargli visita. Separati a lungo dal primo decreto, la mamma in città e il papà nella casa al mare dove trascorrono la maggior parte dell’anno, anch’essi hanno potuto ricongiungersi da pochissimo tempo. Nei loro volti provati ho letto tutta la pesantezza di quest’ultimo periodo e  la preoccupazione per la sorte di tutti noi, ma negli occhi una gioia incontenibile per l’averci di nuovo accanto. Papà nei lunghi periodi di solitudine ha provveduto a ridipingere la casa e ha lavorato duramente anche all’aperto e con l’arrivo di mamma hanno ben pensato di preparare ogni genere di leccornie da donarci all’arrivo. Infatti, dopo averci mostrato la bellezza del loro giardino colmo di fiori, la vigna perfettamente curata con i filari disposti ordinatamente, carichi di minuscoli grappoli di uva e l’orto verdeggiante di insalate e ortaggi vari, hanno cominciato a disporre sul tavolo ogni ben di Dio, preparato per noi con le loro mani amorevoli. I miei genitori non sono più giovani, ma questo solo anagraficamente; sanno gioire con poco e ogni occasione è buona per far festa con noi, papà è un tipo molto giocoso e anche stavolta ha voluto rallegrarmi a modo suo. Non appena svoltato l’angolo infatti, con la complicità della sua adorata moglie mi ha inviato una fotografia che la dice tutta. Nella foto appare lui, che con un sorriso sornione si presenta travestito da cow-boy, con tanto di cappello e una vecchia coperta che gli fa da poncho. E’ inutile dire che ho riso per quindici minuti di fila. Mi sento di ringraziare questi genitori sempre presenti, infaticabili e che mi hanno insegnato a vivere con il sorriso. Sempre, nonostante tutto.