La Sardegna chiede l’attivazione del registro tumori
- di Redazione
- 28 Ottobre 2024
- Sardegna
Il registro tumori è uno strumento essenziale per garantire la salute pubblica e capire la diffusione delle patologie oncologiche in Sardegna ma ancora non è stato istituito.
Si è parlato di questo argomento caldo durante il convegno tenutosi presso la sala convegni dell’ospedale Oncologico Businco di Cagliari. L’incontro è nato con l’obiettivo di fare luce sull’importanza di un sistema di monitoraggio affidabile e aggiornato per affrontare in maniera efficace l’allarmante diffusione delle malattie tumorali nell’Isola, che ha raggiunto livelli preoccupanti.
"La mancata operatività del registro tumori, istituito con legge regionale nel 2012, ci priva di una visione aggiornata e completa della diffusione delle patologie oncologiche nelle diverse aree della Sardegna", hanno dichiarato gli organizzatori. Senza questo strumento le autorità sanitarie sono limitate nelle azioni di controllo e prevenzione, specie in relazione a rischi specifici che possono essere associati a determinate attività industriali o a fattori ambientali locali.
Il convegno è stato promosso da sei associazioni di settore: AIEA (Associazione Italiana ex-Esposti Amianto), ASPAO (Associazione Sarda Prevenzione e Assistenza Oncologica), Comitato Sa Luxi Pro Registro Tumori, Medicina Democratica Sardegna, Associazione Presidio Piazzale Trento e AREA Sardegna (Associazione Regionale ex-Esposti Amianto) e ha visto la partecipazione di esperti, studiosi e rappresentanti istituzionali di rilevanza regionale, nazionale e internazionale, che hanno discusso la necessità di uno strumento sistematico di raccolta dati per affrontare un quadro epidemiologico sempre più drammatico.
I dati forniti dall’Istat parlano chiaro: nel 2021 i tumori sono diventati la prima causa di morte in Sardegna, con il 33,01% dei decessi, pari a 5.244 persone. Un incremento rispetto al 2020, che contava il 32% dei decessi, ben sopra la media nazionale del 29,4%. "Questo aumento costante è un segnale di allarme che non può più essere ignorato", hanno sottolineato Francesco Carta di Medicina Democratica Sardegna e Giancarlo Nonis del Comitato Sa Luxi Pro Registro Tumori, tra i principali organizzatori dell’evento.
Il convegno ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare una rapida risposta istituzionale. "È importante per la Sardegna poter contare su un Registro tumori funzionante, che ci permetta di monitorare, analizzare e prevenire i casi oncologici, ma anche di individuare possibili cause e programmare interventi di bonifica laddove necessario", hanno confermato gli organizzatori.