Psicoterapia e barca a vela per mettere da parte il tumore

Psicoterapia e barca a vela per mettere da parte il tumore

  • di Redazione
  • 8 Aprile 2025
  • Italia ed estero

A Caprera dal 17 maggio all’11 ottobre parte un progetto rivolto alle pazienti oncologiche

Navigazione e oncologia viaggiano a braccetto per il progetto "Pazienti a bordo - Vela Rosa", ideato da We Will Care, associazione senza scopo di lucro dedicata alla salute psiconcologica.
Già, perchè esistono delle analogie tra il percorso oncologico e la traversata in barca a vela che si svolgerà nell’isola di Caprera per 5 settimane, dal 17 maggio all’11 ottobre.
Così come spiega Gabriella Pravettoni, ordinaria di Psicologia presso il dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia dell’Università di Milano e direttore della Divisione di Psiconcologia all’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) : "L’idea nasce dall’associazione metaforica tra navigazione e malattia.Da un punto di vista simbolico, infatti, la difficoltà di manovrare, timonare e regolare le vele in condizioni di vento e mare sfavorevoli rispecchia quella di gestire la vita dopo una diagnosi di malattia oncologica, in cui il quotidiano cambia, e anche vivere la routine può diventare una sfida, proprio come aggirare gli scogli".

L’iniziativa è aperta alle donne che hanno affrontato il tumore (fino a un massimo di 75) e che si svolgerà nell’isola di Caprera per 5 settimane, dal 17 maggio all’11 ottobre. Le pazienti, divise in 5 gruppi, si troveranno insieme per 7 giorni, durante i quali si alterneranno lezioni di vela e sessioni di psiconcologia con cui allenare le risorse psicofisiche, l’ascolto delle proprie emozioni e aumentare la consapevolezza di sé.

La navigazione in mare si rispecchia in un viaggio introspettivo in cui riscoprire se stesse e  avere piena padronanza della forza e la determinazione che nemmeno si sapeva di avere, che forse, in realtà c’è sempre stata e aspettavano solo di manifestarsi davanti alle difficoltà come spiega la Pravettoni: "Le partecipanti lavoreranno sia su aspetti psicologici individuali che di gruppo, perché dovranno collaborare tra loro come un equipaggio, e lavorare quindi sia nel sé che nelle relazioni".

Possono partecipare tutte le donne con qualsiasi diagnosi oncologica, maggiorenni, senza esperienza in barca, in grado di nuotare e che abbiano già portato a termine (quando previste) le chemioterapie. Si dormirà sull’isola, con servizi e comodità spartani, e i momenti dei pasti saranno condivisi con gli altri allievi della scuola di vela.

Psicoterapia e natura si uniscono per combattere lo stress: "Inquinamento, alimentazione, vita frenetica, relazioni sociali, eventi stressanti attivano infatti una risposta di stress che alimenta l’infiammazione e, nel lungo periodo, contribuisce allo sviluppo di malattie – sottolinea Ketti Mazzocco, professoressa associata di Psicologia dell’ateneo meneghino e psiconcologa presso lo Ieo – Durante questa edizione valuteremo quindi come l’esperienza nella natura e in barca, insieme alla psicoterapia, influisca sull’infiammazione cronica, attraverso un’analisi del sangue, prima e dopo il viaggio. Inoltre, l’esperienza autentica di un ambiente incontaminato stimola le risorse personali, perché possano emergere nuove risorse e capacità".

Pazienti a bordo – Vela Rosa viene svolto in collaborazione con il Centro Velico Caprera, che offre spazi e istruttori, e Fondazione Prosolidar, che contribuisce con un finanziamento volto a coprire parte dei costi dell’iniziativa.
Per informazioni: https://www.wewillcare.it/pazienti-a-bordo;
per candidarsi è possibile scrivere a info@wewillcare.it.