La Dieta Mediterranea è preziosa anche dopo la diagnosi di tumore

La Dieta Mediterranea è preziosa anche dopo la diagnosi di tumore

  • di Redazione
  • 11 Luglio 2024
  • Italia ed estero

Una recente ricerca realizzata nell’ambito del Progetto UMBERTO e condotta dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS – Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con l’Università LUM "Giuseppe Degennaro" di Casamassima (BA), ha evidenziato che la Dieta Mediterranea potrebbe essere un ottimo alleato per la salute anche dopo una diagnosi di tumore.

"La Dieta Mediterranea è composta principalmente da alimenti che sono fonti naturali di sostanze antiossidanti, come frutta, verdura e olio di oliva, che potrebbero spiegare il vantaggio riscontrato nei confronti della mortalità tumorale e cardiovascolare, che sappiamo essere ridotta da diete particolarmente ricche di questi composti bioattivi. Il Progetto UMBERTO è, quindi, orientato ad approfondire la conoscenza dei meccanismi in gioco, al fine di chiarire i benefici di questo modello alimentare anche per gruppi di popolazione più vulnerabili, come appunto le persone che hanno già avuto un tumore", ha indicato Chiara Tonelli, Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi ETS.

Lo studio, pubblicato sulla rivista americana JACC CardioOncology, ha coinvolto 800 adulti italiani che avevano già avuto una diagnosi di tumore al momento dell’ingresso nello studio epidemiologico Moli-sani. I partecipanti sono stati seguiti per oltre 13 anni, durante i quali è emerso che coloro che avevano seguito uno stile alimentare ispirato ai principi mediterranei nel corso dell’anno precedente l’ingresso nello studio hanno vissuto più a lungo rispetto a chi ha aderito meno alla Dieta Mediterranea.

"I risultati della nostra ricerca indicano che le persone che avevano avuto precedentemente un tumore e riferivano, in base a un questionario sulle abitudini alimentari, che nell’anno precedente il loro ingresso nello studio Moli-sani avevano seguito uno stile alimentare mediterraneo avevano, negli anni successivi, un rischio di mortalità più basso del 32% rispetto a chi invece non aveva seguito la Dieta Mediterranea. Il beneficio era particolarmente evidente per la mortalità cardiovascolare, ridotta del 60%", ha precisato Marialaura Bonaccio, primo autore dello studio e Co-Principal Investigator della Piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS- I.R.C.C.S. Neuromed presso il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed.

"Sono dati che confermano un’ipotesi interessante e cioè che malattie croniche apparentemente molto diverse, come i tumori e le patologie cardiovascolari, condividano in realtà stessi meccanismi molecolari. È quello che in letteratura è noto come common soil, un terreno comune da cui si originano queste diverse patologie", ha sottolineato Maria Benedetta Donati, Principal Investigator della Piattaforma congiunta.

Il Progetto UMBERTO, focalizzato sull’approfondimento dei meccanismi coinvolti, può contribuire a chiarire i vantaggi della Dieta Mediterranea anche per gruppi di popolazione più vulnerabili. In un contesto in cui il numero di pazienti che sopravvivono al cancro è in costante aumento grazie a terapie sempre più efficaci, comprendere l’impatto della dieta sull’outcome di salute è fondamentale.

La Dieta Mediterranea si conferma, quindi, un valido alleato per la salute, offrendo benefici non solo nella prevenzione primaria, ma anche nella gestione post-diagnosi di patologie tumorali.