Humanitas, venti testimonial per il mese rosa della prevenzione al tumore al seno

Humanitas, venti testimonial per il mese rosa della prevenzione al tumore al seno

  • di Redazione
  • 15 Ottobre 2024
  • Italia ed estero

L’esperienza di 20 donne, che hanno sconfitto la malattia, diventa una mostra e apre il mese rosa della prevenzione al tumore al seno. Con "Let's talk with Sorrisi in Rosa", Humanitas ha presentato le nuove testimonial del progetto "Sorrisi in Rosa", che coinvolgerà gli ospedali di Lombardia, Piemonte e Sicilia. Questa iniziativa, nata dalle pazienti otto anni fa, si propone di sensibilizzare sul tema della prevenzione e dell'importanza della diagnosi precoce

"Sorrisi in Rosa è un progetto d'amicizia. Le donne che con noi ne fanno parte hanno attraversato l'esperienza del tumore al seno. Grazie a questi momenti stringono una sorellanza: si tratta di un contagio virtuoso di narrazione nel nome della prevenzione e della condivisione", ha raccontato la scrittrice Cristina Barberis Negra. Il movimento, che fa parte di Pink Union di Fondazione Humanitas per la ricerca, oggi accoglie 130 donne che hanno affrontato il percorso oncologico negli ospedali e nei centri Humanitas Medical Care di Lombardia, Piemonte e Sicilia.

Con circa 60mila nuove diagnosi ogni anno, il tumore della mammella è la neoplasia più frequente a tutte le età. "Oggi si guarisce veramente tanto, il doppio rispetto agli anni Ottanta. La probabilità di guarire, se si è seguiti in una Breast Unit, sono più alte del 20% rispetto a centri non specializzati", ha sottolineato Corrado Tinterri, direttore della Breast Unit dell'IRCCS Istituto Clinico Humanitas. Le Breast Unit sono centri in cui chirurghi, oncologi, radiologi, radioterapisti, case manager, infermieri e psicologi collaborano per affiancare ogni donna colpita da tumore al seno. La prevenzione resta fondamentale per aumentare le possibilità di superare la malattia.

"La diagnosi precoce rende il percorso di cura meno impattante. In aggiunta all'autopalpazione del seno, è importante stabilire un percorso di prevenzione personalizzato che associ, alla visita senologica, mammografia ed ecografia mammaria in funzione dell'età, della storia familiare ma anche delle caratteristiche di ogni donna, tra le quali la densità mammografica", ha commentato Daniela Bernardi, responsabile di Radiologia senologica e screening di Humanitas.