Gli alimenti ultra - processati aumentano il rischio di ammalarsi di tumore

Gli alimenti ultra - processati aumentano il rischio di ammalarsi di tumore

  • di Redazione
  • 4 Giugno 2024
  • Italia ed estero

Un alto consumo di alimenti ultra-processati è collegato a un rischio di morte maggiore.
Sembrerebbe dimostrarlo uno studio statunitense della durata di 30 anni e pubblicato di recente sul British Medical Journal.
Per alimenti ultra-processati si intendono prodotti confezionati che hanno subito ripetute lavorazioni industriali, ovvero prodotti da forno e gli snack confezionati, le bevande gassate, i cereali zuccherati e i prodotti pronti per il consumo o da riscaldare.

Spesso, questi alimenti contengono sostanze come coloranti, emulsionanti, aromi e altri additivi e sono generalmente molto calorici, in quanto contengono zuccheri aggiunti, grassi saturi e sale, ma mancano di sostanze nutritive utili per l’organismo, come vitamine e fibre. Il consumo di alimenti ultra-processati è cresciuto in modo esponenziale nel tempo in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi occidentali. 
Nonostante tutto sono tanti gli che studi collegano gli alimenti ultra-processati al rischio più elevato di sviluppare condizioni di salute come obesità, malattie cardiache, diabete e cancro del colon-retto, ma sono ancora carenti gli studi a lungo termine, che sarebbero in grado di esaminare i collegamenti causali tra il consumo degli alimenti ultra-processati e tutte le cause specifiche di decesso, ad esempio quelli dovuti al cancro o alle malattie cardiovascolari.

I ricercatori che hanno condotto lo studio pubblicato sul British Medical Journal hanno monitorato la salute a lungo termine di 74.563 infermiere e di 39.501 professionisti sanitari di sesso maschile provenienti rispettivamente da 11 e da 50 stati degli Stati Uniti, attraverso la raccolta di dati provenienti da due lunghi studi, il Nurses’ Health Study (condotto dal 1984 al 2018) e l’Health Professionals Follow-up (condotto dal 1986 al 2018). Tutte le persone incluse nello studio non avevano una storia di cancro, malattie cardiovascolari o diabete al momento dell'arruolamento nello studio. Ogni due anni, i partecipanti fornivano informazioni sul loro stato di salute e sulle loro abitudini di vita e ogni quattro anni compilavano un dettagliato questionario alimentare.

Durante il periodo di osservazione di più di 30 anni, i ricercatori hanno identificato 48.193 decessi, inclusi 13.557 decessi dovuti a cancro, 11.416 decessi dovuti a malattie cardiovascolari, 3.926 dovuti a malattie respiratorie e 6.343 decessi dovuti a malattie neurodegenerative. Rispetto ai partecipanti che consumavano meno cibo ultra-processato (in media 3 porzioni al giorno), in chi ne consumava di più (in media 7 porzioni al giorno) è stato osservato un rischio maggiore del 4% di morte per tutte le cause e una mortalità maggiore del 9% per cause diverse da cancro o malattie cardiovascolari, incluso un rischio più elevato dell’8% di morte per cause neurodegenerative. Non sono state osservate differenze relative al sesso dei partecipanti. Sembrerebbe che prodotti pronti a base di carne rossa, pollame e frutti di mare confezionati siano quelli che influiscono maggiormente tra le cause di morte.

I ricercatori hanno anche sottolineano che non tutti i prodotti alimentari ultra-processati dovrebbero essere soggetti a restrizioni universali e affermano che si dovrebbe evitare un’eccessiva semplificazione nella formulazione delle raccomandazioni dietetiche. Questo anche alla luce di una difficile classificazione degli alimenti ultra-processati. Infatti, non necessariamente un cibo ultra-processato è ricco di grassi o di calorie ed è importante tenere presente che anche alimenti non ultra-processati, come ad esempio la carne rossa, non dovrebbero essere consumati in eccesso. Ciò non toglie che alla luce di questi risultatii è evidente la necessità di limitare il consumo di alcuni tipi di alimenti ultra-processati, al fine di preservare la salute a lungo termine. La raccomandazione è seguire una dieta bilanciata con abitudini alimentari sane ed, eventualmente concedersi, ogni tanto, alimenti ultra-processati (che è importante conoscere e saper riconoscere.