Cala la mortalità per tumori in Italia, ma non per tutte le regioni

Cala la mortalità per tumori in Italia, ma non per tutte le regioni

  • di Redazione
  • 29 Luglio 2024
  • Italia ed estero

Critica la situazione della Calabria

Cala la mortalità per tumori in Italia! Questi sono dati confortanti se si osserva la media in modo generico, ma zoomando la situazione delle varie regioni si riscontrano problemi. 
Infatti sembrerebbe che al Sud si perdano più anni di vita per i tumori della mammella e del colon e i tassi di mortalità, che storicamente erano più bassi rispetto al Nord, ora sono paragonabili.
Lo afferma il primo rapporto del Gruppo di Lavoro su equità e salute nelle Regioni dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), pubblicato oggi sul sito dell'Iss stesso. 
Tra le cause si annovera un basso ricorso allo screening. Gli autori hanno infatti notato che nelle aree in cui si fa poca prevenzione aumenta non solo il tasso di mortalità ma anche il numero pazienti che si spostano dalla propria regione per subire operazioni chirurgiche.
Il gruppo, istituito dal presidente dell'Iss, Rocco Bellantone, ha evidenziato che per il tumore della mammella e per il tumore del colon-retto, che rappresentano il 40% di tutte le diagnosi di tumore in Italia, sono forti le differenze regionali.  "A questo rapporto, seguirà a breve, un lavoro simile sulle patologie cardiovascolari" afferma Bellantone.

In Italia, la mortalità per tumore della mammella dal 2001 al 2021 si è ridotta del 16%, ma con ritmi differenti nelle varie aree del Paese: al Sud la riduzione di mortalità è stata inferiore rispetto a quanto osservato nel Nord (-6% contro -21%).

Come riporta l’Ansa.it: "In alcune Regioni del Sud, come Calabria, Molise e Basilicata, si osservano addirittura degli incrementi rispettivamente pari al 9%, 6% e 0,8%. Anche per il tumore del colon gli andamenti sono simili: dal 2005 al 2021 risulta che nelle donne la mortalità si è ridotta di circa il 30% nelle aree del Nord (-29%) e del Centro (-27%) e molto meno al Sud (-14%). Il divario tra Nord e Sud risulta ancora più ampio fra gli uomini, dove la riduzione è stata pari a -33% nel Nord, -26% al Centro e solo -8% nel Meridione. La regione più critica è rappresentata dalla Calabria dove in 15 anni la riduzione è stata minima nelle donne (-2%) e praticamente nulla negli uomini (-0,9%)"