Maria Gabriella Pusceddu: “Le pazienti non devono essere trattate come un semplice protocollo”
- di Redazione
- 1 Novembre 2018
- Storie di donne
Abbiamo incontrato Maria Gabriella Pusceddu, insegnante, donna in rosa e timoniera dei Dragonauti e delle Karalis Pink Team con le quali è stata protagonista del Mondiale di Dragonboat tenutosi lo scorso luglio a Firenze.
"Sono felice di aver scoperto la disciplina del dragonboat, sono sempre stata una sportiva ma il Mondiale è qualcosa di speciale che mi è rimasto nel cuore. Ti senti parte di una squadra ed è bellissimo vedere anche chi ha appena iniziato che riesce a farcela e prende coscienza delle proprie capacità", ha ricordato.
Per quanto riguarda l’esperienza tumorale, Gabriella preferisce vivere come se questa fosse stata solo una tappa, una qualsiasi malattia. "La diagnosi è stata veramente brutale, facevo sempre i controlli e credevo molto nella prevenzione, ma non è giusto trattare i pazienti come un semplice protocollo. Ogni tumore è diverso e al paziente devono essere forniti tutti gli strumenti per poter scegliere le proprie possibilità di cura", ha dichiarato.
Un approccio che ha portato Gabriella a conoscere e utilizzare l’omeopatia. "Non bisogna generalizzare, quando ho determinati dolori utilizzo i farmaci comuni, ma ho letto e studiato molto sull’omeopatia per capire la causa di alcuni mali e trovare delle soluzioni naturali", ha ribadito.