Le 10 cose da non mangiare e bere per prevenire il tumore
- di Redazione
- 17 Ottobre 2024
- Italia ed estero
La dietologa Nichole Andrews, 38 anni, laureata alla Washington State University e specializzata in dieta legata all'oncologia, ha rivelato gli alimenti e le bevande che non consuma per un lifestyle all'insegna della prevenzione del tumore. Tra i cibi menzionati alcuni non sorprendono, altri, invece, potrebbero essere inaspettati.
La dietologa e nutrizionista, residente negli Stati Uniti, è conosciuta con lo pseudonimo di "Dietista oncologica", una specializzazione che ha intrapreso per sensibilizzare su ciò che mangiamo e beviamo in relazione al rischio di tumore. "Ecco 10 cose che non mangio o bevo perché non aiutano la prevenzione", ha affermato nei suoi video diventati subito virali.
Il primo alimento da evitare sulla sua lista è l'alcol. "Numero uno: io non consumo alcol. Tutti i tipi di alcol, incluso il vino rosso, aumentano il rischio di 6 diversi tipi di cancro. È l'etanolo contenuto nell'alcol, tantissime persone incoraggiano a berlo per combattere lo stress e gestire le proprie emozioni. In realtà, qualsiasi consumo di alcol, inizia immediatamente ad aumentare il rischio di cancro", ha confermato.
Il secondo alimento da evitare è poi la carne processata. "Poi non ordino la pizza con salame piccante. Le carni processate aumentano il rischio di cancro del colon-retto, indipendentemente dal loro consumo. Quindi, che si tratti di salame piccante o di carne precotta, qualsiasi consumo di questi alimenti aumenta il rischio di cancro", ha ribadito.
La terza voce riguarda poi gli affettati, mentre al quarto posto le bevande zuccherate, perché provocano un eccesso di calorie, che a sua volta può contribuire all'aumento di peso e, di conseguenza, al rischio di cancro.
"Non ordino bevande zuccherate quando esco a cena. Bisogna assicurarsi di mantenere basso il proprio grasso corporeo, che contribuirà a bilanciare un livello sano di calorie. Non voglio che tutto il mio fabbisogno calorico venga da queste bevande gassate, come la soda", ha confermato la nutrizionista.
Al quinto posto troviamo poi gli hot dog, sempre per la questione della carne lavorata, al sesto c’è l'aggiunta di zucchero alle bevande di per sé non zuccherate. "Non aggiungo zucchero alle bevande, utilizzo piuttosto dolcificanti artificiali, qualunque tra questi costituisce una versione più sicura". E sarebbero una buona scelta anche per bambini e donne in gravidanza.
Anche se non processata, subito dopo, in settima posizione, si piazza tutta la carne rossa. "Il consumo di carne rossa non aumenta di per sé il rischio di cancro, come invece fanno l'alcol e le carni lavorate; tuttavia, aumentano il rischio di cancro del colon-retto dopo mezzo chilo a settimana. Di solito mi limito a una porzione di carne rossa a settimana, oppure non ne mangio affatto. Quindi, quando esco a mangiare o cucino a casa, costruisco i miei pasti attorno a pollo, tacchino, pesce, frutti di mare o diversi tipi di proteine vegetali come la soia".
All’ottavo posto si trova il caffè, ma solo per chi ama dolcificarlo con altri zuccheri. Infatti una tazza di caffè non aumenta direttamente il rischio di cancro, ma l'impatto di zuccheri aggiunti (soprattutto per chi ne beve diversi in una giornata) potrebbe aumentare il rischio di cancro. "Adoro il caffè e il caffè non aumenta il rischio di cancro, è una scelta sicura, ma può diventare molto calorico" se zuccherato. L'obiettivo è sempre lo stesso: "Si tratta semplicemente di ridurre le calorie perché (alcune bevande) possono facilmente arrivare a 800", ha confermato.
Il numero 9, poi, è occupato dai prodotti a base di cereali non integrali, come il pane bianco o il riso bianco. "I cereali integrali aiutano a ridurre il rischio di cancro al colon e al seno e forniscono anche più fibre e nutrienti perché sono meno elaborati. Più fibre ti aiuteranno a ridurre il rischio di cancro e ad avere una digestione migliore. Io mangio riso integrale, pasta integrale, pane integrale, tortillas integrali: scelgo sempre i cereali integrali", ha affermato. Molti casi di cancro all'intestino sono infatti causati dalla mancanza di fibre nella dieta.
Infine, il numero 10: Andrews mette in guardia dal consumo di latte vegetale. "Scelgo sempre il latte vaccino e i latticini, perché sono ricchi di sostanze nutritive. Le alternative vegetali rappresentano infatti un'ottima scelta per le persone allergiche ai latticini", ma sono meno ricchi dal punto di vista dei nutrienti che riducono il rischio di contrarre la malattia.
"Sono tutte scelte sicure, e se piacciono, è giusto che continui a mangiarle, ma io non le scelgo per il basso contenuto proteico. Qualsiasi consumo di latticini magri, ridurrà il rischio di cancro al colon", ha concluso.