Una nuova primavera

Una nuova primavera

  • di Redazione
  • 15 Maggio 2018
  • Il Tumore Ovarico

Vi proponiamo la testimonianza di Fausta, paziente dell'Ospedale Businco di Cagliari che ha ritrovato la speranza grazie alle cure amorevoli del reparto di ginecologia oncologica diretto dal Dottor Antonio Macciò.

Vi scrivo per condividere, con i vostri lettori, la mia esperienza di paziente del reparto ginecologia oncologica dell’Ospedale Businco di Cagliari: il mio auspicio è che la mia testimonianza possa trasmettere speranza a tutte quelle donne che, in Sardegna, si trovano a combattere contro un carcinoma ovarico. Arrivo a 69 anni e il mondo mi crolla addosso, non che prima la mia vita sia stata una passeggiata ma esiste un cammino difficile ed uno terribilmente difficile quest’ultimo mi si presentava proprio in una età nella quale si pensa di aver diritto ad una tregua. Un morbo terrorizzante mi paralizza per tre mesi. Combattiamo: "io per la mia vita" lui "per la mia morte". Ne esco malconcia ma viva e vincitrice della tetraplegia. Una Primavera ed una Estate perduta …

Ad un anno di distanza mi sento malissimo: "sospetto carcinoma ovarico" questa la diagnosi a cui segue la degenza ospedaliera, l’operazione e l’attesa dell’esito dell’esame istologico. Seconda Primavera perduta, seconda Estate in bilico … Eppure qualcosa di buono è entrato nella mia vita: è il personale del reparto di Ginecologia oncologica, ospedale Businco di Cagliari. Un reparto dove ti senti prezioso, considerato. Dove medici di "serie A" e personale eccezionale si cura veramente di te e lo fa soprattutto per amore verso il paziente. Così il tuo mondo di dolore si addolcisce. Anche un brutto male può essere affrontato con serenità con i lumi della competenza. Penso che il merito di questo "funzionalismo umano" a servizio di chi soffre non viene a caso: il primario, Dott. Antonio Macciò, oncologo e ginecologo di grande fama per esperienza, duro lavoro, competenza ha saputo creare un ambiente efficiente valorizzando le capacità del singolo.

A lui interessa salvare vite, perché è veramente questo che lo rende felice. Non smetterà mai di combattere la morte perché questa è la sua missione. Con occhi luminosi, come manciate di diamanti ti regala la speranza nella vita, ti sprona a credere nella scienza. Inizialmente lo percepisci come un idolo: insondabile, complesso come un rebus. Ma quando ti guarda e ti parla la sua imperscrutabilità apre un varco al potere della parola di uno scienziato e il suo sguardo comunicativo ti sonda l’anima e cancella le tue paure.

Ora sono a casa: sento il cinguettio degli uccellini e il profumo del giardino di mio figlio (che mi ospita) mi porta la fragranza della stagione in fiore. Attendo i miei astri ma serenamente: non ci sarà un’altra primavera perduta. Ci credo! Dott. Macciò è vicino: ho letto la sincerità del suo sguardo nell’ osservarmi, credo al potere della sua conoscenza della oncologia; con questa certezza decido di voler vivere la mia vita ed amo così tanto questa mia consapevolezza che lui e "le mie ragazze del reparto" mi hanno trasmesso che non mi preoccupano più le paure precedentemente instillatomi da persone poco "amorevoli". Oggi decido di vivere come uno scienziato mi ha insegnato a fare: con grinta e fiducia nel potere della medicina quando esso è diretto dalla genialità e dalla conoscenza. Grazie a tutto il personale del reparto ginecologia-oncologica dell’Ospedale Businco! Grazie personale eccellente! Oggi credo in questa nuova primavera e so che qualora pensieri bui tornassero ad annerire la mia mente immediatamente il ricordo positivo fatto di tanti volti amici mi porterà di nuovo nella speranza … Grazie Dott. Macciò, grazie personale stupendo … grazie di cuore!

Fausta Giorgia Mascia