Sono ancora qui dopo 24 anni, questo è di grande conforto per chi attraversa la malattia
- di Redazione
- 22 Maggio 2017
- Il Tumore Ovarico
La storia di Luciana
Mi chiamo Luciana e ho fatto conoscenza presto con il k: mia mamma è morta che avevo quattordici anni. Ho scoperto di avere un k al seno nel 1993, ho subito un intervento, radioterapia, otto cicli di chemioterapia e tre anni di terapia ormonale. E' stato un periodo pesante, mia figlia mi ha dato la forza, aveva cinque anni e io non potevo accettare che potesse rimanere sola come era capitato a me. Ho lottato ma non mi sono mai sentita malata, solo momentaneamente a riposo. Vorrei dire a chi sta attraversando il periodo della malattia e delle cure che si ritorna in forma come prima. Io faccio attività sportiva che prima non facevo e ho la stessa resistenza delle altre cosiddette sane. Sono passati quasi 24 anni e posso dire di essere guarita. Ho imparato ad accettare le cicatrici visibili e a convivere con quelle invisibili, che, forse, sono più profonde. Il k ti cambia la vita, ti rende più fragile psicologicamente e più sensibile al dolore degli altri. In tutti questi anni non ho mai nascosto di aver avuto il k, mi sono resa conto che ogni qualvolta mi capita di incontrare persone che stanno attraversando la malattia e le cure, sapere che dopo 24 anni sono ancora qui è di grande conforto e alimenta la speranza di farcela. Anche io, quando stavo male, ho cercato persone che fossero guarite perché avevo bisogno di speranza che, solo una persona che ha avuto la malattia ed è guarita, può darti. Per questa ragione ho sentito la necessità di rendere un poco di quello che che la vita mi ha ridato, in questi ultimi anni sono entrata a far parte del Gruppo Abbracciamo un Sogno che riunisce pazienti e ex pazienti oncologiche per testimoniare, anche solo con la presenza, a chi sta vivendo il periodo buio della malattia che si guarisce e che si deve sempre sperare. Devo dire che nel gruppo ho trovato delle persone splendide con una voglia di vivere e di gioire con semplicità anche di piccole cose, che tra le persone sane forse non esiste più. Sono felice di avere incontrato la persona che ha creato il gruppo e le mie sorelle d’ anima che sanno essere vicine con delicato affetto e avere le parole giuste per lenire l’ ansia e la paura di chi sta attraversando il tempo delle cure. Sono le persone che avevo cercato tanti anni fa e che finalmente ho trovato.