Quanti tipi di tumore ovarico esistono?
- di Redazione
- 13 Dicembre 2016
- Il Tumore Ovarico
I tumori dell'ovaio si dividono in:
- benigni: cisti ovarica
- maligni: epiteliali, germinali, stromali.
I tumori epiteliali derivano da un malfunzionamento dell'epitelio mulleriano (tessuto che riveste l'ovaio), possono presentarsi in forma benigna o maligna e rappresentano il 50% delle neoplasie che colpiscono l'ovaio. Hanno maggiore incidenza in donne di età compresa tra 55 e 65 anni.
I tumori germinali derivano dalle cellule che danno origine agli ovuli e rappresentano il 5% dei tumori maligni dell'ovaio. Si manifestano soprattutto in giovane età (infanzia e adolescenza) e si differenziano dagli altri tumori maligni dell'ovaio perchè producono marcatori tumorali riscontrabili nel sangue (come l'alfaproteina o la gonadotropina corionica) diversi da quelli prodotti dai tumori di origine epiteliale.
I tumori stromali hanno origine in un altro tessuto della struttura dell'ovaio. Sono neoplasie più rare e rappresentano il 4% dei tumori maligni che colpiscono l'ovaio. Esiste una classificazione di 4 tipologie di tumori stromali caratterizzati da sintomi comuni riconoscibili, in particolare un eccesso di produzione di ormoni sia femminili che maschili. Questa produzione amplificata è dovuta a una parte di alcune cellule che compongono lo stroma che generano, tra l'altro, testosterone.
Una recente classificazione, detta di Kurman, distingue il carcinoma ovarico in due gruppi:
- tipo I
- tipo II
I tumori di tipo I insorgono da cellule ben differenziate, come i tumori borderline (cioè di confine tra malignità e benignità); alcuni di questi possono essere a lenta crescita (carcinomi seriosi di basso grado). I tumori di tipo I sono correlati con un certo tipo di mutazioni a carico di specifici geni (tra cui KRAS, BRAF, PTEN e b-catenina).
I tumori di tipo II sono invece tumori di alto grado, piuttosto aggressivi, che insorgono direttamente dal tessuto epiteliale dell'organo, senza passare da una fase precancerosa. Questi tumori sono molto instabili dal punto di vista genetico e mostrano mutazioni del gene P53.
I tumori ereditari legati ai geni BRCA1 e BRCA2 sono di tipo II.