Gocce di vita
- di Redazione
- 30 Maggio 2020
- Il Tumore Ovarico
L’amica Elisabetta ci regala questa bellissima testimonianza che oggi, viste le problematiche legate alla possibilità di effettuare le trasfusioni, ha ancora maggior significato!
Lo ricordo come se fosse ieri.
Il medico mi disse che i valori del sangue erano bassi e che avrei dovuto fare una trasfusione.
La stanza iniziò a girare
Trovavo ripugnante l'idea del sangue di qualcun'altro dentro di me.
Corsi in bagno a vomitare, e a piangere.
Quando l'infermiera entrò nella mia stanza ormai avevo deciso: non avrei fatto la trasfusione.
Non mi importava delle conseguenze.
Ma lei mi anticipó di un secondo: non possiamo fare la trasfusione, non c'è sangue.
Il colpo fu talmente forte che mi fece rinsavire e mi fece comprendere l'importanza di quel dono.
Il sangue arrivò a tarda notte, ma io rimasi sveglia, e per ogni goccia che scendeva ed entrava nel mio corpo ringraziavo quell'estraneo che mi stava permettendo di vivere.
E così feci, come fosse un rito, per tutte le trasfusioni che seguirono.
Grazie, grazie, grazie centomila volte grazie.