Ritorna il nostro imperdibile appuntamento del lunedì con la rubrica curata dall’amica Fausta Giorgia Mascia

Esco dopo 10 giorni a casa. Prima la sindrome influenzale, poi la sciatica, infine un virus intestinale. Ma oggi, oggi, finalmente sto benino ed esco. Sono le tre del pomeriggio vado in banca per un bonifico. Finalmente dopo tanta trafila esco, vado in cerca di un negozio perché ho bisogno di tre vestiti pesanti per il freddo che arriva. Giungo a Carbonia, nel mio negozio preferito, e scelgo tre vestiti carini che mi stanno anche bene. Non ci sono altre persone e mi sbrigo in fretta. Decido, con Carlo, di andare a porto Pino: voglio vedere il mare. Quando sono lì i pini mi accolgono insieme a un mare piatto, nel porticciolo, pieno di barche tutte ben ancorate. La rena è sottile, non bella come la sabbia di Sant'Antioco o Fontanamare, ma profumata di alghe e di pesce. Mi dispiace andarmene ma sono sotto vaccino e non voglio mettere a rischio la chemio della prossima settimana. Vengo via lasciando un pezzetto di cuore in questa bella spiaggia.

Arrivata a casa Zizi, la mia gattina, mi accoglie miagolando…Signore oggi sono serena, grazie! Non sto esattamente bene ma ho potuto ugualmente sbrigare le mie cose, sono uscita, possiedo tre bei vestiti in più nel mio guardaroba, ho riempito un bustone di vestiario in buonissime condizioni che ho messo in un cassonetto di raccolta per i poveri. Oggi ho fatto le cose che mi sono proposta di fare. Sono felice perché ieri, invece, con febbre ho potuto fare ben poco. Oggi le mie giornate sono scandite col mio stare in salute e il mio non stare bene (soprattutto dopo l'infusione).

Nel primo caso sbrigo tante cose nella seconda ipotesi, scrivo, riordino, telefono, guardo la tv. Non è una grave vita ma è bello constatare che anche questo Natale ci sono, con i miei giorni belli e brutti. Nei prossimi giorni allestirò il presepe, comprerò i doni di Natale e spero di poter cucinare tante cose buone. Ringrazio Dio ogni sera per questa mia vita forse non facile ma vissuta pienamente nella quale ho amato e sono stata amata. Il segreto è questo: amare la vita ogni giorno. Se il giorno non sto bene, pazienza, mi raccolgo in attività da "poltronara" e aspetto solo che domani sarà un po' meglio e così vivo, spero, ringrazio per questa mia zoppicante vita, pur sempre bella. Il Natale con i suoi lumini e la sua atmosfera aiuta la mia depressione ma nonostante ciò riesco a cogliere nelle stesse atmosfere, nello stesso messaggio della luce che nasce dalle tenebre, il senso profondo della vita e mi sento incentivata a vivere, e sorridere a questa vita pur con tutti i miei mali…