Un nuovo appassionante racconto della rubrica curata dalla nostra Fausta Mascia

Non ne ho voglia, ma i ragazzi ci tengono, ergo farò il presepe! Non ho neppure voglia di andare per doni, incerta sulle gambe, incerta sul mio vivere ma so che lo farò. Mi dico che non penserò al Businco ma so che sotto il Natale il mio pensiero andrà a tutti gli ammalati della mia "seconda casa", al personale in turno, a coloro che si trovano nelle camere di degenza. Rivedrò gli addobbi e tutte le persone coinvolte a far di un ospedale un'accogliente ricovero. Non preparerò grandi pranzi  ma poi, abituata da una vita, lo farò, con le gambe dolenti e le mani malferme. Forse non andrò a messa: ho mille scusanti ma alla fine troverò il tempo per andarci. Non pregherò più di tanto invece so che pregherò per tutti, in particolare per tutte le persone con le quali interagiscono e che amo della mia "seconda casa". Alla fine farò tutto spinta dal desiderio di esserci e di tenere nel mio cuore sofferenze, amore nonché dolore.

La mia più cara amica, Anna, mi domanda: "ma perché lo fai?  Chi te lo fa fare?! Io non lo farei per nessuno!"- Rispondo: " neppure io se è per questo!";  "e allora perché?" mi incalza Anna.  "Lo faccio per amore, così è sempre stato nella mia vita: ho fatto tutto sempre e soltanto per amore e non posso smettere proprio ora, anche perché adesso, fare queste cose, mi riempie il cuore di echi lontani. Vecchi Natali con mamma e papà, le mie sorelle, i miei nonni, la felicità dello stare insieme … Celebro anche il ricordo di chi non c'è più ma amava il Natale: tante amiche e tanti amici perduti … Buon Natale a chi c'è e a chi se n'è andato, buon Natale a tutti sempre e soltanto per amore". Anna sorride e aggiunge: "tu e i tuoi luoghi comuni ma in fondo è per questo che mi sei cara da 53 anni!". Sorrido. Ci sarà un dono anche per lei e un dono suo per me dopotutto anche  Anna fa tutte le cose con tanto amore, non saremmo amiche altrimenti!