Continua l'appuntamento con la rubrica  "Il diario di Rosy ... Abbi cura di splendere " curata da Rosalba Gencarelli

Nella mia mente ripercorro quello che è ancora il mio presente: la prima notte con i sintomi della chemio che incise sulla mia esistenza, la cruda e dura realtà di quello che è il cancro, resistere contro i dolori che, al mio corpo che tanto amo, facevano male. E se me la ricordo … Nausee e male alle gambe che nemmeno se mi avessero bastonata avrebbero avuto quei picchi. E come un flash rivedo quelle stesse gambe che, fino a poco tempo prima, ballavano notti intere a suon di caraibico senza far male. Poi quella solita lacrima. In questi momenti è l’unica cosa che c’è e che mi accompagna, ma prego e pregavo, consapevole che nessuno può aiutarmi se non io e la fede. A te che ha deciso di incidere per sempre nella mia vita chino per un attimo il capo e ti dico che hai fatto un buon lavoro. Ora però vattene al diavolo e lasciami respirare, quella gioia di respirare il mio corpo senza veleni.