I giorni prima dell’intervento
- di Redazione
- 10 Giugno 2019
- I Mille Colori di Fausta
Ritorna l’appuntamento del lunedì con l’emozionante rubrica curata dall'amica Fausta Giorgia Mascia
Quando decisi di ritornare a casa, verso le 16:30 del pomeriggio, la folla brulicava ancora sotto il pallido Sole di questo Maggio insolito. La marea scivolava fin metà spiaggia e le gocce di vapore, per l'umidità sui vetri dell'auto, erano quasi torbide, opache. Mi sono seduta e mi sono messa a guardare fuori. Carlo faceva le parole incrociate.
Cerco di pensare a cose piacevoli: i ragazzi, un vestito che mi piace e vorrei comprare però…non posso programmare! L'imminente intervento è scivolato: forse si farà di lunedì per vari inghippi. Ora piove di brutto e Carlo si è messo in moto. All'uscita dalla strada alberata la pioggia sullo stradone aperto picchia forte sui vetri, sulla capotta. Affrontiamo un tratto di strada serpeggiante e deserto disegnato dalle pallide luci dei lampioni. È bella la vita anche con questa pioggia che squassa. Tutto intorno è un grigiore: le case, quasi non definite, grigie con qualche luce opalescente alle finestre, lo stradone allagato pieno di pozze che schizzano acqua, le piante grondanti che versano, con il vento, schiaffi d'acqua sull'auto. Che strana primavera, pur sempre suggestiva… Penso che a casa la mia valigia e il beauty case forse aspetterà ancora qualche giorno: fingerò di non vederla e ingannerò il tempo facendo una bella sciarpa a mio genero Mauro. Sferruzzare mi distrae e mi rilassa poi ci sono alcuni bei film che non voglio perdermi ed alcune ricette da sperimentare nonché il mio rosario che ha un effetto rilassante sulle mie paure. Inoltre ci sono le rose che devo portare a padre Pio, la torta per i ragazzi con una nuova ricetta… sento che così, il tempo pieno, terrà lontani i miei pensieri. Poi c'è il mio libro che lentamente ma bene sta crescendo in pagine e, in aggiunta, ci sono le ripetizioni ai miei ragazzi, senza soldi ma ricchi di ingegno, che aiuto in prossimità della maturità. Quante cose belle da fare! La vita chiama ed io rispondo! Poi sarò pronta per il ricovero e dopo di esso ricostruirò tutte le mie tappe di partenze: ricomincerò ancora da capo. Sento che questo piccolo intervento risolverà il mio problema. Sono fiduciosa! Credo in dottor Macciò. Poi sarà tutto un divenire di cose belle comunque perché mi circonderò del bello, lo assaporerò in tutte le sue metamorfosi e costruirò così la mia isoletta felice con coloro che amo e che mi amano.