Buon Natale Businco!
- di Redazione
- 24 Dicembre 2018
- I Mille Colori di Fausta
Ritorna il lunedì dedicato alla rubrica "I mille colori di Fausta" curata dalla nostra amica Fausta Giorgia Mascia che ci regala degli auguri di Natale molto speciali
A 70 anni, quando certi mali ti assalgono, pensi di non farcela e che ti sia rimasta ben poca voglia di combattere: tormentata, impaurita, ti trovi sulla soglia di un confine tra persone " in lista di attesa per il trapasso", perché la paura ti porta a credere che non ci sia più tempo per te, ma dove è scritto? Allora, con fatica e tanta grinta, ti prepari alla battaglia: se sarà l’ultima sia almeno la migliore!
Quando entrai per la prima volta nell’Ospedale Businco attraversavo una "fase crepuscolare" della mia vita: dopo una terribile malattia autoimmune appena "superata" mi ritrovavo di fronte ad un nuovo spietato nemico. Se l’anno precedente, improvvisamente, finii su un bianco lettino per sentirmi dire che vi era la possibilità di una tracheotomia e sedia a rotelle in alternativa al decesso ora dovevo sapere che dopo l’intervento la chemio avrebbe avuto degli effetti collaterali e che il nemico, ancora una volta, voleva la mia morte. Non mi sentivo pronta a questa nuova battaglia ero già stremata per la precedente anche perché oltre al fisico ora era la mia anima ad aver bisogno di cura ma nessuno era in grado di aiutarmi ed io vivevo un buio interiore davvero insostenibile. Insomma ricominciava la solitudine, il terrore della diagnosi, la paura del futuro incerto.
Arrivai quindi al 7 piano con tanti dubbi e paure ma trovai un ambiente ospitale e premuroso dove il personale non ti faceva percepire la tua malattia sembrava quasi di essere in una grande famiglia: ho ascoltato tanti vissuti e quando questo accadeva mi sembrava di essere a casa mia quando i miei figli vengono a raccontarsi. L’empatia del personale mi ha permesso di non vivere quel gelo che si sente in un ambiente non scelto, non voluto. Avendo affrontato anche il mondo del lavoro ben posso capire quanto sia difficile combinare la vita privata e quella professionale soprattutto quando quest’ultima impegna a salvaguardare anche la vita altrui …
Il giorno dell’intervento ero preoccupata ma serena: l’operazione era complessa ma era effettuata da una eccellenza della medicina mondiale, il dott. Macciò. Ricordo che gli comunicai le mie emozioni e che lui fugò le mie paure dicendomi che in 1 ora e mezza il mio male sarebbe stato rimosso e così fu. Nelle mani della sua grande competenza ripresi a sperare anche perché sapevo (e so) che non mente mai …
Anche il personale e le altre amiche ricoverate furono particolarmente attente al mio stato d’animo. Rammento in particolare, con tanto affetto, il bacio di Virginia che oggi continua a vivere grazie al progetto realizzato dalla mamma Cristina …
Superato l’intervento arrivò il tempo di fare la chemio: il primo giorno, al quinto piano, notai subito il grande numero di persone in sala attesa e i "racconti" che sentii non furono confortanti: alcune donne parlavano di come prevenire la caduta dei capelli con una "guaina" di ultima generazione altre del numero delle recidive. Ricordai le sagge parole della mia "oncologa": lei è stata investita da un tir ma ce la farà ancora; io sono qui con il suo ginecologo per aiutarla, combatta e creda. Il visino dolce della mia oncologa confermava il contenuto delle sue parole con l’espressione e così, ancora una volta, mi sentii al sicuro dentro questo grande Ospedale tant’è che rinacque l’antica passione per la scrittura: la prima malattia mi tolse la "voce"e mi portò nella solitudine la seconda me la concesse e mi regalò tanti nuovi amici. Può sembrare strano ma il personale del Businco per me è amico perché presente nel momento della necessità con professionalità ed umanità … Poi con il tempo sono nate le amicizie con le altre pazienti (come Titty) e con le "ragazze" di mai più sole: quanta gioia la visita delle Vale’s durante le lunghe ore di chemio, quanta forza ed ironia negli scritti di Rita M., quanta forza in tutte le scrittrici del portale e quanto amore nelle lettrici, perché spesso una parola gentile può cambiare il corso della giornata in chi come me, molte volte, deve stare a letto nel silenzio della sua stanza interiore …
Grazie! Un sereno Natale a tutti voi! Che il bene che mi avete donato ritorni a voi in salute, felicità e prosperità! Buon Natale Busico!